Ho trombato quella figa bionda di Valentina fino a venire
Nell’ultimo mese, dopo la partenza di uno dei miei più cari amici che è andato a vivere dall’altra parte del mondo, ho iniziato a frequentare diverse persone che non vedevo più da parecchio tempo, e che facevano parte parecchio tempo fa del nostro gruppo: e tra queste nuove conoscenze, c’è anche una tipa che forse non è proprio la più figa, ma ha qualche cosa di innegabilmente affascinante ed attizzante, a partire dal suo sguardo provocante.
Lei si chiama Valentina, e oltre ad avere una voce piuttosto suadente, capace di far breccia sin dal primo momento che la senti parlare, è pure una tipa simpatica e capace di mostrarsi subito per quella che è, vale a dire, una donna piena di brio, che sa prendere la vita per quella che è, un’occasione unica per sprizzare gioia e felicità da ogni poro, per affrontare ogni cosa con il giusto spirito, dimenticandosi di tutto il resto per lasciarsi andare al vento.
La prima volta che l’ho vista, con quel suo sguardo tra il sognatore e il divertito, non ho potuto resisterle: e in effetti, non ci ho messo tanto a rivolgerle la parola e a raccontarle di me, oltre a volerne sapere di più anche su di lei, di quel suo modo unico di guardare al mondo. E quell’incontro casuale ed indimenticabile si è trasformato in un’opportunità per conoscere una splendida persona, capace di trasmettermi tanta positività.
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Quel pomeriggio d’estate con Valentina
Il meglio è venuto però qualche tempo dopo, quando con Valentina ci siamo dati appuntamento per andare a trascorrere una giornata di relax in mezzo alla natura, in riva al Mincio, fermandoci a sognare ad occhi aperti di fronte a quel panorama così piacevole ed affascinante, dove il verde delle piante si mischiava in sfumature meravigliose nell’oro dei campi, e il fiume lì vicino con quel suo verdeblù invitava a fare un bagno rinfrescante.
Valentina era affascinante più che mai, quel pomeriggio, con quella sua maglietta che le tratteneva a fatica quelle splendide tette sode e prosperose, o ancora, con quei suoi jeans bianchi che le sottolineavano quei fianchi un po’ abbondanti, capaci di provocare e solleticare la fantasia al punto giusto, soprattutto, in quella calda giornata d’estate in cui il desiderio di farmi una bella scopata con lei raggiunse dei livelli irresistibili per me.
Quando la vidi sfilarsi le infradito, con quei piedi così curati e sensuali, Valentina mi disse che avrebbe voluto trascorrere un’indimenticabile giornata: e così cominciai ad accendere il fuoco, per cucinare più tardi un paio di salsicce e quant’altro potesse stimolare il nostro appetito. Lei era a dir poco felice e spensierata, e mi osservava con quel suo sguardo desideroso, dietro quegli occhiali da sole con le lenti a specchio, che facevano crescere il mistero…
Con quelle labbra carnose e passate di rossetto intenso, lei sembrava invogliarmi sempre di più a corteggiarla, e a desiderarla: lei si sfilò anche i pantaloni e la maglietta, e rimase direttamente in bikini, perché aveva un gran caldo e desiderava abbronzarsi, rilassandosi sul suo asciugamano proprio lì, in riva al fiume, mettendo al sole quelle belle chiappe chiare e tonde al punto giusto, che mi invogliavano sempre di più a scoprirla.
Mentre prendeva il sole, mi son sdraiato al suo fianco, e ho preso a parlarle avvicinandomi sempre di più, finché a un certo punto, di fronte a quelle splendide chiappe tonde, non ho potuto resistere ad accarezzarle: Valentina si è girata verso di me e, guardandomi con quel suo viso un po’ troppo provocante, mi ha chiesto se mi piacesse così tanto il suo culo, al che non potei che rispondere positivamente, dicendole che mi faceva impazzire.
Mi abbassai quindi verso il suo culo, e iniziai a baciarle le chiappe, quindi mi appoggiai il viso sopra, e indugiai proprio lì sotto le sue chiappe, intravvedendo la sua splendida figa, pronta perché potessi giocare ed appropriamene con le mie fantasie: lentamente, le sfilai lo slip dei bikini, e di fronte a me ebbi la vista di quello splendido culo e di quella figa, che non vedevo l’ora di trombare divinamente in quell’angolo di natura.
Mentre il mio indice destro iniziava a farsi strada in quella splendida figa, Valentina iniziava ad eccitarsi, e la sua figa cominciava lentamente a bagnarsi: questo dettaglio mi rendeva sempre più desideroso di scoparmela, di averla finalmente tutta per me, al che, con la punta della lingua iniziai a solleticarle le voglie, e poi pian piano mi feci strada dentro, sentendola gemere per la soddisfazione e il godimento nel sentirsi leccata.
Valentina mi diceva di stimolarla di più, di fotterla a dovere con la mia lingua, perché voleva sentirsi desiderata e coccolata: e alla vista di quello splendido culo, mentre leccavo, mi eccitavo sempre di più, e ormai ce l’avevo talmente duro che non vedevo l’ora che lei iniziasse a dimostrarsi la sua passionalità, il suo sapere condividere il piacere erotico con determinazione e con quel piglio di donna decisa e vogliosa di cazzo.
Così girai i miei piedi verso di lei, e Valentina cercò con le sue mani il mio cazzo, e me lo scappellò iniziando a passare il palmo della sua mano destro, insalivato a dovere, giocando a stimolarmi la cappella in modo irresistibile, dopodiché, diede un paio di leccate proprio sotto, lì, dove mi fece venire subito un brivido alla schiena, dimostrandomi come ci sapeva fare in un paio di gesti, mentre con la mia testa ero tra le sue cosce e continuavo a leccare.
Dopo qualche istante, Valentina iniziò ad eccitarsi e a succhiarmelo intensamente, spompandolo con decisione e velocemente, mentre gemeva ed ansimava: e una volta venuta, la sentii mugolare con il mio cazzo in bocca, sfogando il suo piacere con la sua lingua attorno alla mia cappella, mentre io ormai le spingevo la testa per farle ingoiare tutto il mio cazzo, voglioso di più attenzioni e di maggiori stimoli, in un crescendo di piacere.
Lei si sfilò il cazzo di bocca, e mi pregò di scoparla subito: si mise sdraiata sulla pancia, e divaricando leggermente le gambe, mi mostrò quello spettacolo di figa, ormai aperta e pronta ad accogliere il mio bel cazzo caldo e gonfio. Appena dentro, mi lasciai andare desiderando di scoparla più intensamente, di entrare sempre più in lei, e strinsi tra le mie mani quelle belle chiappe, desiderando di fotterle con la mia torcia ormai più che rovente.
Valentina quindi a un certo punto se le allargò, e mi disse di scoparla in culo: tirai subito fuori il mio cazzo dalla sua figa, sputai leggermente sul suo ano, e quindi sparsi la mia saliva con l’indice, e iniziai pian piano a penetrarla col dito, dopodiché, lentamente, feci scivolare il mio membro voglioso e grosso proprio lì dentro, senza perdere un istante, e quanto mi piaceva sentirlo entrare, mentre osservavo soddisfatto quel bel culo fottuto davanti a me.
I miei occhi si riempivano della soddisfazione di scopare quel magnifico culo, non potevo farne a meno, e la cosa mi eccitava e mi prendeva sempre di più, finché, quando l’eccitazione fu tale da iniziare a farmi gemere, Valentina mi disse di tirarlo fuori e di farglielo prendere in bocca: lei lo arraffò con quelle sue belle mani, e se lo guidò in bocca, dove iniziò a spomparlo di nuovo intensamente, facendomi eccitare sempre di più.
In un paio di minuti, mi fece provare delle emozioni talmente forti che mi parve quasi di perdere il contatto con la realtà: e nel momento in cui mi sentii le prime contrazioni della prostata, liberai in quella calda bocca rossa tutta la mia sborra, con lei che ingoiava e mi osservava con quegli occhi vogliosi, da vera troia capace di saziare tutti i miei appetiti erotici, anche quelli più strani ed insoliti…
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Che cosa succede quando una bionda ha voglia di cazzo e un uomo è pronto a soddisfarla? Andy ha saputo offrirci una storia amatoriale di sesso davvero goduriosa e piacevole.
Valentina la bionda vogliosa più che mai, di Andy di Mantova.
Prima edizione: aprile 2015, by Atlantia Media.
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Fighetta e piena di desiderio…perfetta insomma!