Una strafiga sulla duna
Sulla duna a trombare con lei- parte II
Eli mi portò a mangiare in un simpatico locale non molto distante dal porto, una location di quelle rustiche, dove si può gustare la miglior roba da mangiare, in un ambiente non sofisticato e, sopratutto, pieno di vita ed allegria.
Tra un assaggino e l’altro, parlando del più e del meno, le chiesi che cosa amasse di più di quel posto e, di risposta, lei mi disse che era davvero una location strepitosa, dove sentirsi accarezzati dal bel tempo durante tutto l’anno.
Non c’era posto per la tristezza e la malinconia, nonostante si potesse pensare che i turisti poi se ne tornassero a casa, perché durante l’intero arco dell’anno, qualcuno tornava sempre in visita in questa location strepitosa.
Quindi, dopo aver finito di mangiare, passamo un attimo a casa di Eli, che ebbe il tempo di cambiarsi, mettendosi il costume da bagno, e poi decidemmo di riprendere il nostro cammino verso la spiaggia, andando con la sua auto.
Appena arrivammo, fui colpito dalla bellezza del posto, e anche Elisa mi disse “adoro questo posto, è il mio preferito, quando ho voglia di staccare con tutto vengo qua e mi dimentico di ogni cosa” e così ci sdraiammo.
Fissai a lungo le sue gambe e quelle magnifiche cosce, domandandomi come facesse a mantenersi così giovane e in perfetta forma, ed Elisa a quel punto mi sorrise dicendomi “mi fissi le gambe e pensi come faccio?”
Io le dissi quindi “Eli, mi domando davvero come tu faccia a mantenerti in questa perfezione fisica” e lei mi rispose, con faccia divertita e un tono a dir poco provocante “non lo immagineresti mai, soprattutto detto da me, ma…”
E io rimasi un po’ stupito, dicendole “ma..?” e lei per tutta risposta “non te lo aspetteresti forse detto da me, ma il segreto della mia forma fisica è uno solo: perché mi diverto e, soprattutto, perché scopo tanto e godo un botto.”
Sulla duna non si poteva che godere di brutto
Disse ridendo, e io le risposi “ah, ecco, allora questo è il segreto della tua giovinezza: ma non mi sorprende, sai, anche tante altre persone mi hanno detto che scopando si mantengono giovani, perché il piacere le fa sentire bene.”
Eli mi disse “esatto, sentirmi il cazzo dentro la figa che mi scopa, mi fa rilassare e mi aiuta a mantenermi davvero al top, perché sento i muscoli e la pelle sempre impeccabili, anche se il tempo passa ovviamente pure per me.”
Poi vedendomi particolarmente eccitato, lei mi disse “che cosa ne pensi se ci divertiamo un po’ insieme? Ti va di restare giovane con me, ritrovare un po’ di forma fisica con il ritmo di un esercizio tanto piacevole?”
E io “non potrei chiedere di meglio, Eli: che ne dici se ci spostiamo dentro quel riparo?” e lei disse “ah, il corralito? Certo, mettiamoci lì che almeno possiamo divertirci per bene: che ne dici di cominciare con un bel 69? Non sarebbe male, non trovi?!”
Quando le abbassai quelle mutandine strettissime del costume, e vidi quella sua fighetta bella rasata, mi eccitai e mi venne subito voglia di averla tutta per me “mmmm, che bella figa, ma è tutta per me?” e lei rispose “esatto, è tutta pronta per te: mi raccomando, strapazzala e fammi godere davvero, come una vera troia” e io le dissi “Eli, prendimi il cazzo in bocca e fammi vedere di che cosa sei capace, ciuccialo senza pietà, mi raccomando, voglio stravenire con te, riempirti tutta di sborra.”
Non si fece pregare tanto, perché qualche istante dopo ebbe il mio cazzo tra le sue labbra, e iniziò a lavorarlo con passione, mentre la mia lingua ormai era già presa dalla sua fighetta, che volevo gustarmi tutta, senza fermarmi nemmeno per un istante. Lei si eccitava, la sentivo ansimare con il mio cazzo in bocca, trattenersi a fatica, mentre io non mi fermavo e sentivo le sue cosce irrigidirsi, il suo respiro farsi sempre più veloce e affannoso, perché stava per lasciarsi andare mentre leccavo.
Eli quindi succhiava con passione, e poi leccava, e la sentivo ormai in preda agli spasmi dell’orgasmo, finché si lasciò andare e smise di spompinarmi: mentre godeva con il mio cazzo in bocca, gemendo quasi in modo silenzioso, mugolando per quel piacere così intenso e travolgente. Quindi si levò il cazzo di bocca e mi disse “adesso voglio vedere quanto ti piace la mia figa, dai, dimmi che ti piace e che vuoi scoparmi per bene, vuoi sfondarmi tutta ed assaporare tutto il massimo godimento.”
E io le dissi “dai, montami sopra e scopami al contrario, voglio vedere il tuo culo mentre mi scopi il cazzo, dai, fottimelo come solo tu sai fare, liberandomi i coglioni da tutta questa sborra che da stamattina si sta accumulando a dismisura” e lei “ah, non vedi l’ora di godere eh?! Dillo che la mia figa ti ispira godimento, tanto godimento” e io “la tua figa mi ispira il paradiso, qui, ora con te: e non vedo l’ora di sentirla sul mio cazzo, dai, montami sopra Eli, scopami e fammi sentire bene.”
Eli mi montò sopra a gambe divaricate, quindi si appoggiò su di me, e si allargò la figa, facendola scivolare finalmente sul mio cazzo, con la cappella che le entrò tutta, focosa, in quella magnifica figa bagnata che mi scopava senza scampo, facendomi eccitare “ahhh siiiii, scopalo, dai, ohhhhhhh, cosiii, mi piace Eli, daiiiii, ahhhhhhhh” mentre lei si lasciava andare sul mio cazzo, scopandolo come una troia sapiente, scivolando sullo stesso con passione, fottendolo tutto senza sosta.
Sentire la sua figa che mi scopava il cazzo era divino, guardavo il suo culo che si muoveva su di me e, tutto intorno, la magia di quel pomeriggio in spiaggia, che mi sembrava non dover finire mai. La sentii scopare con decisione il mio cazzo, scendere tutta su di me, mentre il mio uccello era dentro di lei, e quindi, con le ultime spinte, mi fece quasi venire e le dissi “dai, fammi venire, dai, fammi sborrare, Eli, manca poco, mi hai fatto stragodere” e lei “vieni, dai, sborrami tutta”.
E diede qualche colpetto ben assestato, fottendomi con grinta, finché scaricai tutta la mia sborra dentro di lei, sentendomi esplodere per il godimento, ormai alle stelle: e finalmente si fermò, restando su di me, con il mio cazzo dentro la sua figa, mentre voltandosi, mi guardò sorridendo, dicendomi “ti piace trombare così, vero?!”
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Ecco il gran finale di Roby, che si è lasciato alle spalle una trombata meravigliosa: non poteva offrirci un racconto erotico migliore.
Una strafiga sulla duna da trombare – Parte II, di Roby di Bologna
Prima edizione: Febbraio 2017, by Atlantia Media.
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