La matura piena di passione e…vizi
Un sabato sera come quello appena trascorso, non poteva che essere un’occasione unica per incontrare una strafiga vogliosa di trasgredire: e sin dal momento in cui ero uscito di casa, ero certo che avrei incontrato una tipa piena di desiderio quella sera, come se il mio sesto senso me l’avesse suggerito.
Dopo essere uscito di casa, avviandomi verso Corso Como, pensavo già a come mi sarei potuto divertire quella sera, come avrei trascorso quelle piacevoli ore in modo diverso dal solito, cercando di trovare una compagnia piacevole con la quale chiudere in bellezza una settimana altrimenti monotona.
Passeggiando per Corso Como, risalendo verso Garibaldi, il mio occhio è caduto su una bella gnoccona mediterranea seduta davanti alla prima fontana, vestita in modo abbastanza eccitante, che mi sembrava davvero alla ricerca di una piacevole avventura, con quei pantaloni di pelle nera.
Dopo averle chiesto se avesse una sigaretta – ero quasi certo che fumasse – ed averla ricevuta, mi sono seduto a fianco per conversare un po’ con lei, rendendomi conto di quanto fosse simpatica la tipa e, soprattutto, sapendo che avremmo potuto trascorrere un piacevole momento tra le chiacchiere, dando di tanto in tanto una bella occhiata a quelle tettone e quelle cosce che mi eccitavano.
Marina parlava senza tregua, dimostrandosi una tipa particolarmente (e piacevolmente) loquace, e quando passò di fronte a noi il solito asiatico con le rose, non mi tirai indietro per offrirgliene una, con lei che divertita e sorridente mi guardava, come se fosse ormai consapevole che quella sera ci saremmo ben divertiti insieme, perché mai – e poi mai – mi sarei fermato prima di averla conquistata.
Matura e vogliosa come poche
Sorridente e scherzosa, Marina già aveva assunto un atteggiamento ammiccante, guardandomi con quella sua espressione da vera amante della trasgressione, trasmettendomi un’emozione travolgente: la vedevo avvolta in quella pelle nera, me la immaginavo nuda, sopra di me, a trombarmi meravigliosamente, e quando alla mia domanda classica le chiesi se fosse impegnata, lei rispose “ehhhh, non hai la domanda di riserva? Sai, il cuore e l’amore sono sempre problematici…” e le dissi “allora non ce l’hai il ragazzo!” e lei annuì sorridente, dicendomi “no, niente uomo per il momento…”, una risposta che mi fece ulteriormente eccitare, perché mi immaginavo quanto ci saremmo divertiti insieme quella sera.
Allora le proposi di fare due passi assieme, e mentre scendevamo Corso Como insieme, lei mi chiese se abitassi da quelle parti, e io le risposi “non proprio qui, però, nemmeno molto distante da questo bel posto” e lei rispose “beato te, io invece vivo abbastanza lontano” e le chiesi “e dove stai di casa?” e lei “a Como”, al che ridissi “beh, è una bella città, magnifico il lago” e lei “sì, ma non è come Milano, manca l’atmosfera metropolitana lì” e le risposi “ah beh, quello è un altro discorso: ma capita anche di voler scappare da Milano, sai?” e lei a quel punto sorrise.
La invitai a casa mia a bere qualcosa, e Marina si disse subito interessata alla proposta: e mentre salivamo le scale, guardavo quel suo bel culo muoversi, e più lei si muoveva e più io mi eccitavo, finché davanti alla porta di casa, non potei non passarle la mano sul culo, stringendolo, con Marina che si voltò e guardandomi sorridendo mi disse “sono tutta tua, dai, non farmi aspettare che ne ho voglia, mi sto già bagnando tutta” e io “mmmm, anch’io ce l’ho già bello duro, non vedo l’ora di vederti all’opera, devi proprio essere una strafiga che scopa divinamente” e lei di rimando “ti faccio vedere le stelle stasera…”
E una volta entrati in casa, gettò la borsa e il piumino sulla sedia, scalzandosi le scarpe, e lo stesso feci io con la felpetta leggera, scalciando le All Stars e rincorrendo scherzosamente Marina, per poi buttarci entrambi sul divano, stringendoci subito insieme, e quindi cercando reciprocamente le nostre bocche, sbaciucchiandoci piacevolmente con un desiderio crescente, mentre lei mi sussurrava “scopami, ti prego, e fammi godere che ne ho una voglia assurda” e io le dissi “e tu succhiamelo con quelle labbra splendide, perché di sicuro mi fai venire già nella tua bocca…” e Marina non si fece pregare, girandosi e avventandosi sul mio cazzone, già bello duro e dritto, dicendo “mmm, che bell’uccello grosso e duro, non vedo l’ora di scoparmelo”.
Le sue labbra avvolsero immediatamente la mia cappella come un morbido conforto, facendomi venire voglia delle sue attenzioni e, guardando il suo bel culo fasciato in quei pantaloni di pelle di fronte a me, mi limitai ad abbassarle la cerniera e sfilarli leggermente, quanto bastava per ritrovarmi di fronte alla sua splendida figona rasata, che era davvero tentatrice, troppo irresistibile perché non mi ci tuffassi dentro con la lingua e la bocca, divorandola con la mia passione per la passera, troppo forte per non gustarla immediatamente e piombare in un 69 intensissimo.
Pompava senza pietà Marina, mi sembrava che potesse essere un aspirapolvere la sua bocca vogliosa, e la lasciai fare, mentre la sentivo eccitarsi con le mie leccate, essendo ormai prossima ad eccitarsi e probabilmente a venire, perché mi sembrava già ansimare pesantemente, e poi, anche stringermi a lei, quasi come se volesse che provassi anch’io quell’esplosione di godimento tipica dei preliminari, che lei doveva proprio adorare per quanto continuava a spompinare senza tregua.
Quindi Marina venne gemendo di piacere, e riprendendo pian piano fiato, godendo intensamente e poi dicendomi “ora tocca a te esplodere di sborra, ma vedrai che non ci metti tanto con me sopra” e davvero quando la sentii risucchiare il mio cazzo dentro la sua figa calda e accogliente, e poi sentendola scendere su di me, mi eccitai subito, perché con quel suo corpo dalle rotondità al posto giusto poteva trasmettere subito le sensazioni più travolgenti, facendomi godere ad ogni spinta.
E io la invogliavo a trombarmi “ahhh, così, oohhhh siiii, daaiii, oooooh, continua così Marina, hahhhh siiiii” mentre lei sorrideva e mi scopava, dicendomi “ti piace?” e io “sì” e lei “sono la tua troia, vero?” e io “sei la mia troia, sei divina, ohhhhhh che bello, ohhhhh scopalo, ohhh siiii” e lei si muoveva con una voglia di farmi godere, facendo roteare il bacino su di me, ancheggiando, con dei movimenti che erano troppo piacevoli per non farmi perdere la testa e farmi salire il livello di piacere.
Quindi la guardai di nuovo, mi sentivo già su di giri, e strinsi le sue chiappe e la spinsi su di me ancor più intensamente, pregandola di farmi godere, e lei non si tirò indietro, continuando a scoparmi con una voglia infinita: e di lì a poco sborrai dentro di lei, lasciandomi andare al piacere senza pensare che ero senza preservativo, e che l’avevo davvero riempita tutta, mentre lei si eccitava sentendo la mia sborra calda colare nella figa, e guardandomi mi disse “hai goduto davvero? ” e io “divinamente, Marina”….
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Grande Bob, sei davvero mitico: e quanto ti sei assaporato la porcaggine di Marina, regalandoci un racconto erotico emozionante.
Una matura piena di passione e…vizi, di Bob di Milano
Prima edizione: Ottobre 2017, by Atlantia Media.
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