Una consulente troia

La scopata con quella troia

Quando in ufficio si presenta un problema, l’unica soluzione che posso sempre adottare è quella di coinvolgere la nostra consulente Sabrina, una tipa veramente in gamba, che riesce sempre a risolvere i nostri casini in modo semplice ed efficace, aiutandoci sempre ad ottenere quello che spetta alla nostra azienda: sempre stressatissima, presissima dal suo lavoro, è una tipa che senz’altro sa bene ciò che vuole dalla vita, ottenendo importanti successi a tutti i livelli.

Anche questa settimana, a causa di un paio di clienti piuttosto problematici, ci siamo ritrovati a dover prendere contatto con questa simpatica tipa: e quando si è presentata, vestita in modo impeccabile, sexy al punto giusto, ci siamo subito chinati sulla questione da risolvere, chiudendoci al volo in ufficio, per non essere disturbati troppo dagli altri, in ragione della delicatezza di questo speciale incarico che le ho dato, che abbiamo poi discusso insieme nel massimo riserbo possibile.

Mentre stavamo parlando in ufficio, di tanto in tanto, i miei occhi cadevano su quelle belle gambe e quelle cosce in forma, sottolineate da quei magnifici pantaloni di pelle che indossava Sabrina, e che stimolavano al massimo la mia fantasia: mentre lavoravamo, la mia mente correva già fino al punto che sognavo di trombarmela, selvaggiamente, mentre trascorravamo il nostro tempo alla scrivania alla ricerca del massimo piacere, e mi sognavo già di sborrarle su quelle magnifiche labbra.

Una consulente che ci sapeva fare… anche con altro

A un certo punto, Sabrina si accorse che io ero disattento, e mi sgamò in pieno mentre allungavo i miei occhi sulle sue gambe: quindi si rivolse a me, chiedendomi se avessi visto qualche cosa che non andava in lei. Messo così alle strette, la guardi bene in quegli occhi pieni di passione e di vitalità, e le dissi che era davvero fin troppo figa perché io non la guardassi in maniera appassionata, e che cibassi i miei occhi con quella bellezza fisica davvero affascinante e troppo splendida, scultorea.

Lei abbassò gli occhi, con quella sua timidezza davvero splendida, e mi ringraziò con parole dolci e con un’espressione che mi apparve quella di una donna davvero lusingata, che si era dimenticata di come gli uomini potessero apprezzarla per il suo aspetto: e glielo dissi proprio senza troppi peli sulla lingua, esattamente come era solita dire lei le cose più importanti, e come conseguenza, in un movimento deciso ed appassionato, mi strinse a lei mi baciò con un certo desiderio.

Sabrina era splendida anche nel baciare, e mentre ci stringevamo l’una all’altro, io già immaginavo come sarebbe finita: le mie mani passarono su di lei, arrivarono fino alle sue gambe, e muovendosi sulle cosce, palpandole delicatamente, le suggerirono i miei desideri in quell’istante. Lei non mi respinse e, anzi, con le mani si avventurò su di me, finché giunse fino al mio inguine, e con la mano, andò a scoprire quanto il mio cazzo – nel frattempo – si era fatto bello duro e desideroso di lei.

Quindi si sfilò la maglietta, e poi, pure il reggiseno, mostrandomi quelle belle tette, che subito diventarono l’oggetto delle mie voglie: la mia lingua e le mie labbra si muovevano sulle stesse, e stimolandole le voglie, iniziarono a massaggiarla con grande delicatezza, mentre pian piano Sabrina cominciava a gemere, vogliosa, perché ormai stava perdendo letteralmente il controllo della situazione, con me, lì in ufficio a lasciarsi andare alla passione piuttosto che concentrandosi sul lavoro.

Le mie mani scesero oltre, fu la volta quindi di sfilarle quei magnifici leggings di pelle, e quando finalmente furono levati, davanti a me ebbi lo spettacolo delle sue gambe perfette, lisce, che iniziai a percorrere con le labbra delicatamente, finché arrivai alla sua figa, meravigliosamente liscia, che divenne subito la pace dei miei sensi quando la mia lingua si fece strada dentro di lei, facendola ansimare sempre più forte, e spingendola ad affondare le sue unghie in me, per il piacere.

Era ormai completamente mia, Sabrina, e godeva e voleva che finalmente arrivasse il momento clou: il mio bel cazzo era già duro e lungo al punto giusto, quando lo tirai fuori e cominciai a spingerlo dentro di lei, regalandole un lungo momento di piacere, con la prima penetrazione che la fece bagnare tutta e gemere, mentre mi diceva che lo voleva tutto, che non dovevo fermarmi, e voleva che la riempissi tutta di me, conquistandola con la mia calda e strabordante sborra.

Continuai a scoparla così, con passione, nell’ufficio: e il nostro piacere stava lentamente sempre di più esplodendo, in una sorta di climax in cui, da un momento all’altro, si attendeva quindi il gran finale, mentre Sabrina ormai era già arrivata con un orgasmo davvero notevole, che mi fece eccitare ancor di più. Poco dopo, quindi, anche tutta la mia voglia di lasciarmi andare divenne insostenibile, e quindi, il mio cazzo ormai mostrò i primi segni di cedimento.

Spinsi ancora un po’ il mio uccello dentro di lei, e poi, mi lasciai davvero andare, spruzzando tutta la mia sborra dentro la sua figa calda, e la sentii gemere di piacere quando si accorse che l’avevo innondata con il mio seme: era stato un momento davvero unico, in ufficio, mentre gli altri attorno a noi continuavano a sgobbare senza sosta. Ci rivestimmo quindi abbastanza in fretta e tornammo alla scrivania per concludere il nostro lavoro…

Racconti erotici come questi ci ricordano quanto sia importante vivere e non rincorrere unicamente il lavoro: Martino ha approfittato di questa gnocca vogliosa, e l’ha travolta così come descrive nel suo racconto erotico ricco di passionalità.

Una consulente troia che era sempre stressatissima, di Martino di Milano.

Prima edizione: marzo 2016, by Atlantia Media.

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