Maura un’amica

Maura non è solo un’amica: è anche la perfetta trombamica

Quest’estate, piuttosto che partire per le ferie in qualche destinazione lontana, ho deciso di godermi un po’ di relax con gite in giro, con giornate che mi hanno letteralmente fatto riscoprire un po’ i luoghi che si trovano attorno al posto in cui vivo: e in effetti, mi ero dimenticato della loro bellezza, del fascino incredibile che questi angoli di territorio trasmettono durante le giornate più belle dell’anno, soprattutto in piena estate.

Così, quella domenica, mentre mi pregustavo già il piacere di cominciare le mie vacanze e di potermi fare un lunedì di pieno relax, ho pensato di concedermi un tour in compagnia di qualche amico: dopo un rapido giro di telefonate, ho trovato un paio di compagni di avventura con i quali condividere la giornata, e ci siamo ritrovati tutti vicino casa mia per salire sull’auto e avviarci insieme.

All’arrivo di Luca, mi son accorto che un’altra vecchia conoscenza si aggirava da quelle parti: si trattava di Maura, una ragazza simpatica e disponibile, con la quale avevo già trascorso parecchie giornate all’insegna del divertimento e dello svago, in giro per la nostra terra. Dopo i consueti saluti, ci siamo avviati insieme alla mia auto, e siamo partiti con un paio di macchine per essere certi di viaggiare comodi e portare con noi della roba utile.

La nostra amica comune è quindi salita sulla mia auto, e mentre ci avviavamo verso il posto concordato, ci siamo messi a parlare per parecchio tempo, condividendo piacevoli momenti di convivio, durante i quali ne ho saputo di più anche sul suo conto. Ero troppo affascinato dalle sue parole, e da quel suo modo di porsi nei miei confronti, così, un po’ per goderci di più la gita e un po’ anche perché mi ero fatto una certa idea, ho rallentato.

Il divertimento si faceva sempre più piccante

Mentre la mia auto si arrampicava tra le curve, e di colpo la nostra discussione si è spostata su discorsi un po’ hot, ho guardato bene Maura: era bella carica, simpatica e piena di vita, e attraverso i suoi leggings grigi – all’altezza dell’inguine – mi son accorto che si era bagnata, probabilmente perché i nostri discorsi pepati la facevano già eccitare e la spingevano a desiderare di darci da fare magari proprio a bordo della mia auto mentre andavamo.

In realtà, almeno a parole, questa simpatica tipa non sembrava trasmettere questa volontà, tuttavia, vedendo bene i suoi gesti e certi aspetti del suo modo di muoversi, mi son reso conto che il suo corpo voleva comunicare esattamente il contrario: e così, all’improvviso, ad una curva le ho proprio chiesto se avesse voglia di farsi trombare da me, magari proprio sul cofano dell’auto, abbandonandoci alle nostre fantasie più libere e disinibite.

Guardandomi con un’espressione stupita, e allo stesso tempo con degli occhi pieni di malizia, Maura ha appoggiato la sua mano sinistra sulla mia destra, dopodiché mi ha detto chiaramente che si sarebbe fatta trombare direttamente sul cofano, se l’avessi voluto. E così, poco dopo, abbiamo deciso di farlo sul serio: messa una stuoia sulla lamiera, lei ci si è sdraiata sopra, mentre mi sistemavo al suo fianco per iniziare a darci da fare.

Con il mio cazzo tra le sue mani, Maura ha iniziato a lavorare a dovere con le labbra, regalandomi subito il suo aspetto più nascosto e interessante, quello di una vera troietta che non sapeva restare impassibile di fronte ad un bel membro cui solleticare i desideri, per farsi poi sfondare a dovere davanti e di dietro, considerando come lei stessa si muoveva sinuosa, mostrandomi le sue rotondità perfette che mi facevano venire ancor più voglia.

Dopo aver messo il mio cazzone tra le sue tette, facendolo scorrere su e giù, mi son sentito subito meglio, rilassato, e non vedevo l’ora di andare al sodo, facendolo scivolare nella sua meravigliosa fighetta, che era ormai bagnatissima e calda. Nel momento in cui mi son lasciato andare alle nostre voglie, facendo scorrere la mia cappella dentro di lei, tutto mi è sembrato più leggero e piacevole, quasi come se mi trovassi in un altro mondo.

Maura godeva come una troia, e lo voleva sempre più dentro, mentre con le mani le tormentavo il clitoride e cercavo di farla eccitare ancor di più: tra versetti, gemiti, ansimi di vario tipo e gesti, mi son lasciato quindi trascinare dalla sua voglia di trasgredire, trombandola sempre più intensamente, e sentendomi il cazzo andare a fuoco, in quell’assolata giornata in cui, sotto alcune frasche, ci sembrava di vivere il paradiso in terra.

Quando ormai lei era già venuta abbondantemente, e si sentiva su di giri, seppure a un certo punto mi avesse detto che le faceva quasi male, mi son lasciato andare completamente, levando il cazzo dalla sua figa, spruzzandole in faccia tutta la mia sborra, mentre con la sua lingua sembrava volesse inghiottire tutta la mia carica di vita, senza perdere nemmeno una goccia di quel nettare degli dèi che le sembrava qualcosa da non perdere…

Quanto piacere nel racconto di sesso di Jonathan, che ha avuto l’opportunità di spassarsela allegramente con questa tipa: e voi avete letto questa storia?

Maura un’amica che apriva sempre le cosce, di Jonathan di Potenza.

Prima edizione: agosto 2015, by Atlantia Media.

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