Una tarda mattinata con Ele

In questi ultimi giorni, ho avuto una voglia incredibile di andarmene in giro senza mai starmene a casa. Dopo il lavoro, appena sbrigate le faccende, non ho fatto altro che vagare a destra e a manca: e in effetti, complici anche i miei amici desiderosi di non trovare mai requie, abbiamo scoperto nuovi posti e conosciuto altre persone. Tra le nuove ragazze delle quali ho fatto conoscenza, una in modo particolare mi ha subito preso: Ele, una castana dallo sguardo provocante e particolarmente piena di desideri a dir poco focosi, soprattutto per uno come me.

Dopo aver trascorso delle serate in sua compagnia, ed esser andati pure a cena insieme, un pomeriggio mi son proprio deciso a farmi avanti. Ele trasmetteva quella sensazione di voglia di vivere, quel desiderio di non appiattirsi mai alla routine: ed era proprio ciò di cui avevo bisogno per sentirmi vivo. Truccata in modo impeccabile, vestita con semplicità e allo stesso tempo però sempre provocante, Ele non poteva non fare breccia in un tipo come me, sempre pronto a farsi tentare dai dettagli più hot di una tipa che trasmetteva sensazioni infuocate in ogni movenza.

Ieri, infatti, eravamo entrambi liberi: e per questo, ci siamo subito dati appuntamento per trascorrere una bella giornata insieme, che sarebbe cominciata subito con una colazione. Ele mi aspettava per le dieci e, quando mi ha visto davanti casa sua, mi ha fatto entrare con un’espressione gioiosa in viso: si era alzata da poco, aveva voglia di coccole. Anch’io desideravo di stare con lei, trascorrere piacevoli momenti di relax con questa bella figa capace di prendermi dentro. E dopo averla abbracciata sulla porta, stretta forte a me, siamo andati a sederci per mangiare.

In tavola aveva già tutte le sue cose salutiste preferite: e tra un risolino e l’altro, un gesto e un sorriso, mentre ci preparavamo a vicenda ciò che avremmo mangiato – come due veri innamorati che si conoscono da una vita – all’improvviso le nostre labbra si sfiorarono. Non ci fu bisogno che nessuno dei due proferisse parola, in un istante, eravamo già presi dalla passione. Ci carezzavamo dolcemente, guardandoci negli occhi, come se sapessimo che quel momento sarebbe diventato il nostro, l’istante in cui il destino dell’amore si compie e lascia spazio solo alla passione.

Cominciammo letteralmente a limonare, presi da un impulso irrefrenabile, ed Ele mi stava conquistando completamente. La guardavo di fronte a me, la osservavo muoversi con quella sua passionalità e cercavo di immaginare come sarebbe finita quella colazione. Qualche istante dopo, ci stavamo già togliendo i vestiti: e a quel punto, miele e marmellata divennero un tutt’uno con i nostri corpi, giacché ci spalmammo di queste dolcezze, pronti ormai ad abbandonarci semplicemente al nostro desiderio di piacere e trasgressione, così forte in quell’istante.

Le splendide tette di Ele divennero il mio ciuccio: tra una succhiata ed una leccata, sentire quelle belle mammelle abbondanti tra le mie labbra e le mani mi fece eccitare incredibilmente. Lei si lasciava stimolare, sul divano, ormai in preda alla voglia di godere. Sentiva il mio respiro caldo, i miei movimenti su di lei, e poi quelle attenzioni che la rendevano così desiderosa di me e della vita. Poi presi a percorrerle il corpo, scendendo sempre di più verso la sua intimità: e a quel punto, misi tanta marmellata pure lì, sapendo che l’avrei conquistata del tutto con i miei gesti.

Ele non riusciva a trattenersi per il piacere, e mugolava contorcendosi sin dai primi istanti di piacevole contatto con me: la mia lingua si faceva strada su di lei, e poi dentro di lei, sapendo bene che cosa le sarebbe piaciuto provare in quell’istante. Non potevo fare a meno di stuzzicarla, e nello stesso tempo, non vedevo l’ora pure io che lei si lasciasse andare con me: la toccavo dolcemente, accarezzandola, e poi la mia lingua e le mie labbra si facevano strada in lei, in un moto di piacere che non conosceva ormai più tregua, soprattutto per la sua capacità di tentarmi.

Quanto godeva, dimenandosi e gemendo, dimostrandomi che per lei era ormai giunto il momento di lasciarsi alle spalle il passato. Io la desideravo ancor di più, la volevo sentire godere, e ci davo dentro con la mia lingua tentatrice. Le mie mani continuavano ad accarezzarla, a toccarne quell’intimità così provocante: e tra mille gemiti e movimenti, ad un certo punto, la sentii davvero venire bagnandosi tutta. Ele non stava più nella pelle dal piacere, desiderava lasciarsi andare a quell’esasperata ed intensa sensazione di piacere che le faceva girare la testa e la inebriava.

Nel mentre, cercò il mio cazzo, vogliosa ed avida di sentirlo tra le sue mani e le labbra: e quando prese a slinguazzarlo, leccarlo e succhiarlo, capii subito quanto mi avrebbe fatto eccitare. Giocò a farlo scivolare tra le dita, poi in bocca, in un tutt’uno di sensazioni indescrivibilmente paradisiache. Poi mi fece sdraiare sul divano e mi saltò sopra, facendosi entrare tutto d’un colpo il cazzo in quella splendida figa, desiderabilmente calda ed accogliente: eravamo ormai entrambi al settimo cielo, soprattutto quando sentii il suo culo sbattere sulle mie gambe in modo voglioso.

Si muoveva leggera ed atletica, sapeva bene che cosa volesse dire godere, e lo faceva divinamente. Mi scopava con profondi movimenti del bacino, eccitandomi a più non posso, soprattutto quando mi dava le sue tettone abbondanti. Si spingeva con grinta e voglia, non si tratteneva neppure un po’, perché amava l’idea di farmi trovare la massima ispirazione con il piacere. Godevo, gemevo, mentre lei ansimava e si lasciava andare, ripiegando la testa all’indietro, come se stesse cavalcando libera di assaporare quel momento di piacere senza alcun tipo di timore.

Qualche istante dopo, Ele venne di nuovo, bagnandosi e sbrodolandosi tutta, mentre io mi lasciai andare in una clamorosa ed abbondante sborrata di quelle indimenticabili. Sentii tutta l’intensità di quella meravigliosa parentesi di piacere evaporare in un istante celestiale: avevo toccato il cielo con un dito, in quella tarda mattinata con Ele…

Un tarda mattinata con Ele, di Paolo di Torino

Prima edizione: marzo 2020, by Atlantia Media.

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