Mi son fatto quella troia di Claudia
Claudia era appena arrivata a casa mia, quel giovedì di luglio, e ancora non sapevamo che cosa avremmo fatto: di sicuro, non saremmo restati a guardare la tele sul divano, però, i dubbi su quella che poteva essere la meta ideale per divertirci insieme, si sono subito moltiplicati nel momento in cui una cartina si è materializzata dalla tasche di lei, e ancora, quando nei miei pantaloni ho trovato un po’ di erba nel pacchetto delle Marlboro.
Eravamo tutt’e due un po’ scazzati, e avevamo voglia di un po’ di trasgressione: così, verso le 16, abbiamo preso la mia Golf, e siamo partiti verso la cascina che la famiglia di Claudia ha sulle colline della Lunigiana, e avevamo in mente di trascorrere il week-end fuori porta, per non romperci le palle sempre nel solito posto, considerando anche tutti gli altri erano partiti per le vacanze, lasciandoci qui tutti quanti in attesa del loro rientro.
Così, mentre eravamo sulla strada per raggiungere la sua simpatica cascina, a circa metà strada ci siamo fermati per andare al bagno in un autogrill, bevendo anche un caffè: nel frattempo, a forza di ridere e di scherzare insieme, siamo quindi riusciti a riprenderci un po’ da quella noia che ci affliggeva, e prima di ripartire, a Claudia è venuta una certa voglia di trombare che non ha potuto nascondermi per tanto tempo, dicendomelo apertamente.
Io le ho detto che lì potevamo essere sgamati, così, siamo ripartiti e abbiamo deciso di fermarci alla prossima area di sosta, per lasciarci andare ai nostri istinti: e così, dopo circa una decina di chilometri, abbiamo deciso di sistemarci sui sedili di dietro, e mi son subito gettato tra le sue gambe, cercando quella meravigliosa figa, che era ormai nascosta soltanto dai suoi leggings e da un perizoma abbastanza stretto, che la rendevano irresistibile.
Con la mia lingua che ormai si muoveva completamente a proprio agio nella sua intimità, e allo stesso tempo, con il mio pollice che iniziava a stimolare le sue voglie sul clitoride, Claudia stava già andando su di giri, e in poco tempo, iniziò a stringermi la testa a lei, perché voleva godere sempre di più, essendo ormai arrivata ad un passo da un orgasmo che sarebbe stato – a ben vedere – sicuramente indimenticabile.
Lei si lasciò fare, mi fece continuare e disse di darci dentro di più, perché voleva venire: quando ormai la mia lingua l’aveva bagnata tutta, e lei stessa era pronta ad essere ben fottuta, mi fece sedere sul sedile e mi montò sopra, divaricando le gambe al massimo ed iniziando a montare il cazzo, con una intensità e una voglia di godere che erano semplicemente incredibili, anche per quanto sbatteva il suo culo su di me ad ogni montata e discesa.
Il ritmo della trombata era ormai sempre più veloce, irresistibile, e io faticavo a trattenermi, finché mi lasciai andare e sborrai senza limiti dentro di lei, riempiendola tutta e sentendola eccitarsi a più non posso. Non era ancora venuta, e così, continuò a trombarmi perché voleva avere un orgasmo di quelli intensi: con il mio indice, quindi, ho continuato a sfregare con decisione il suo clitoride, facendo movimenti circolari velocissimi e irrefrenabili.
Finalmente Claudia venne, ululando come una troia per quanto le era piaciuto, e guardandomi in faccia con un’espressione da puttana: mi disse che sarebbe stato un vero e proprio weekend di fuoco, perché in cascina non c’era granché da fare, se non trombare come due ricci continuamente, fino a che ci saremmo consumati – rispettivamente – la figa e il cazzo. La guardai, mi venne da ridere, e le dissi che il programma era splendido…
Poi ripresi a guidare e, in poco tempo, arrivammo finalmente dalle parti di Pontremoli: quindi continuammo per la nostra strada, arrivando finalmente alla cascina. Entrati in casa con quanto ci poteva servire, lasciammo quindi l’auto e ci preparammo per un bell’aperitivo: nel frattempo, l’erba e le cartine erano già sul tavolo, perché la serata sarebbe continuata in quella maniera, tra trombate, alcool e canne…
∞
Fumo, figa e alcol: e così Giò si è portato a letto Claudia, scopandosela nel bel mezzo di una bella parentesi di relax, condividendo un racconto erotico pieno di soddisfazione.
In auto con Claudia una troia che voleva trasgredire, di Giò di Codogno.
Prima edizione: dicembre 2015, by Atlantia Media.
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E sempre bello farlo in auto