Ha sborrato sulla mia faccia

Lui ha sborrato di brutto

Finalmente si avvicinano a grandi passi le vacanze estive…non ne potevo più di lavorare dietro al bancone e vedere sempre le solite quattro facce del cavolo che vengono a prendere il prosciutto crudo o le fettine di tacchino per il gatto…Diciamo però che in tutto questo c’è Carlo che mi fa ridere. Ah, scusate, dimenticavo di dirvi che Carlo è il mio collega di lavoro da 7 mesi circa e lui, di tanto in tanto, mi tira su di morale con qualche battuta o qualche barzelletta. Anche i clienti apprezzano molto il suo carattere! (forse anche più del mio)

Ad ogni modo, ho deciso di raccontarvi la mia esperienza sessuale che ho avuto con Carlo, proprio qualche giorno fa, mentre facevamo chiusura e rassettavamo l’interno negozio. Ogni fine settimana ci tocca lavare tutto da cima a fondo, altrimenti il nostro datore di lavoro si arrabbia di brutto…d’altronde con un piccolo negozio di alimentari non si può fare diversamente!

Ritorniamo però alla storia! Erano le 20:30 passate da qualche minuto ed io, come al solito, mi ero presa l’incarico di lavare il pavimento in tutta la stanza ed anche dietro nel magazzino; Carlo, invece, si preoccupata dei banconi e di riporre tutta la merce fresca in frigo, per la conservazione. Terminato il suo lavoro, però, mi sono accorta che lui mi guardava da dietro, mentre ero chinata a strizzare lo strofinaccio oramai lurido ed il suo sguardo, mirava proprio lì al mio culo!

Quindi, senza perdere tanto tempo, é venuto nella mia direzione, mi ha fatta alzare e volta e, senza alcun preavviso, mi ha preso in braccio facendomi cingere con le gambe il suo bacino e mi ha iniziato a baciare. Lì per lì sono rimasta stupita ed, anzi, non credevo neppure che potessi mai piacergli, dato che non aveva mai lasciato intravedere qualcosa. Quindi, poi sempre baciandomi, tirò completamente giù la serranda con il bottone, così che potevamo fare tutto senza essere scoperti da nessuno!

A quel punto, poi, mi ha posizionato sul tavolo di metallo – quello che generalmente utilizziamo per pulire i prosciutti – e mi ha fatto stendere, allargandomi subito le gambe. Dopodiché, mi ha sbottonato i jeans con vigore e me li ha tirati giù insieme ai pantaloni. Non potevo crederci…eppure stava proprio accadendo: la sua faccia “cadde” proprio tra le mie gambe e sentii subito la sua calda lingua andare alla ricerca del mio clitoride, mentre con le sue mani mi teneva allargate le labbra della figa.

Sobbalzai ed iniziai a sentire un lieve stato di eccitamento proprio lì: volevo che aumentasse il ritmo, che la sua faccia fosse ancora più schiacciata contro di me, ma non potevo certamente afferrargli la testa….non avrei avuto coraggio di farlo; quindi, furbescamente, alzai il bacino, e lui intese subito che ne volevo ancora di più tant’è che mise pure un dito in figa ed iniziò a succhiarmi il clitoride. Il gioco era fatto…iniziai a respirare sempre più forte, più forte e ancora più forte, fino a quando non arrivai al mio orgasmo!

Ora, però, era il mio turno, perché di certo non sarebbe finita lì!

Ho stretto il suo cazzo tra le mani

Giunti a quel punto, lui si tolse le scarpe e salì sul tavolo, calò i pantaloni proprio lì davanti a me e mi ritrovai con il suo grosso cazzo pronto per essere portato in estati! Quindi, mi si avvicinò al volto e con un’altra mano lo puntò verso la mia bocca, per farmelo ingoiare. Io, quindi, spalancai la mia bocca come una caverna e ho stretto il suo pene tra le mie mani. Quindi, ho iniziato a muovere il mio capo avanti e indietro, mentre che con la lingua giocavo a solleticare il buchino il cima alla sua cappella.

Pian piano sentivo il suo cazzo ingrandirsi sempre di più ed anche il fiato di Carlo si faceva sentire sempre di più, tra le mura di quelle magazzino. Ad un certo punto, poi, Carlo a piazzato le sue mani sui miei capelli e mi ha indirizzata per prendere ancora di più in profondo il suo cazzo; quasi mi strozzavo, ma alla fine sono riuscita ad ingoiare quel cazzo come se fosse stato un calippo, un ghiacciolo estivo che mangi e ne vuoi ancora di più, perché non ti sazia e non ti rinfresca mai.

Lì, con il suo cazzo invece, il gioco era diverso, non ero sazia del suo piacere…desideravo udire il suo fiato ancora più forte, per capire davvero che l’avessi saziato, proprio come era stato in grado di fare lui con me. Avevo la figa ancora in fiamme e, alla sola idea, mi bagnavo e gocciolavo lungo tutta la vagina e sul bancone.

Dopo un minuto, Carlo, ha tolto il suo cazzo infuocato dalla mia bocca e mi ha praticamente spruzzato tutto il viso con la sborra che potevano contenere le sue grosse palle. La sborra era assai, tant’è che mi è colata pure lungo il collo. Lui, però, fu così gentile da prendere poi della carta assorbente che era posizionata poco più in là e mi ha pulito gli occhi da tutta quella preziosità che mi ritrovano sulle guance, sugli occhi, sulla bocca e lungo il collo.

Dopodiché, mi si è avvicinato vicino all’orecchio e mi ha chiesto:

-Sei stanca o…

-No, non sono stanca

Quindi, allora, mi ha fatto completamente sdraiare sul tavolo mi ha tolto le scarpe e completamente i pantaloni; anche lui li ha tolti e gettati sul pavimento – tanto era tutto pulito – e poi mi si è piazzato sopra ed ha iniziato a scoparmi dapprima dolcemente e poi ha aumentato sempre di più il ritmo, mettendo anche alzato il mio bacino, in maniera tale che governasse completamente la “rotta” del suo cazzo nella mia passera. Lo sentivo uscire ed entrare, uscire ed entrare, fino a quando poi, volontariamente, ha sbagliato il buco e mi ha piazzato il cazzo proprio davanti al mio culo. A quel punto ho pensato “Non è possibile! Non l’ho mai fatto, sarà un casino!”

Quindi, lentamente ha iniziato a puntare il suo cazzo nel sedere; sentivo il mio buco allargarsi lentamente sempre di più, fino a quando il mio culo se l’é praticamente ingoiato dentro. Una volta che il suo cazzo era dentro ha iniziato a giocare anche lì, tirandolo fuori e poi rimettendolo dentro; ma il gioco non si limitava a quello, infatti, alternava pure buco del culo con la figa e quindi la cosa era ancora più avvincente. Quindi, ha continuato ad aumentare sempre di più il ritmo e poi per le ultime sbattute ha continuato nella mia figa, dove sapeva sicuramente che non mi avrebbe fatto male.

Le ultime due spinte furono assai forti e venne nuovamente, sborrandomi tutta la pancia!

Fu una chiusura di negozio davvero particolare!

Brava Maria, sei davvero perfetta nel fare sesso: e il tuo uomo ne ha approfittato, facendoti scrivere un racconto erotico davvero meraviglioso.

Ha sborrato sulla mia faccia, di Maria di Avellino.

Prima edizione: Luglio 2016, by Atlantia Media.

© copyright MMXVI by Atlantia Media. Tutti i diritti riservati

7 commenti

  1. Davvero molto ben scritto e avvincente. Sembra vero, sembra di esserci! Complimenti Maria, sei davvero grande!

  2. Un racconto molto ben impostato e ben scritto. Equilibrato, ben scelti i termini e convincente. Trovo che questa autrice sia un buon talento. La letteratura erotica e pornografica (che è probabilmente quella più nobile e raffinata) in mano a lei diventa arte. Un momento di emozione tra due colleghi destinati ad avere una amicizia profonda: ben scelto il contesto e ben descritta la situazione. Bravissima Maria. Spero che tu scriva ancora e che tu faccia del porno la tua specializzazione. Sei un ottimo talento davvero.

  3. Devo dire ancora che più lo rileggo e più mi piace..
    Anche u passaggio come “Finalmente si avvicinano a grandi passi le vacanze estive…non ne potevo più di lavorare dietro al bancone e vedere sempre le solite quattro facce del cavolo che vengono a prendere il prosciutto crudo o le fettine di tacchino per il gatto…” è perfetto per inquadrare il periodo in cui l’evento si svolge. Quest’autrice è un vero e proprio genio . Ha tutto per essere valutata molto di più. Vorrei sapere se ha scritto altro e se è disponibile a scrivere ancora in futuro. Riesce a descrivere una situazione abbastanza normale tra colleghi uomini e donne in un evento pieno di complicità e di passione. Splendido. La invito, se vuole, a contattarmi qui. Grazie.

  4. Stupenda, poi, la chiusura:
    “Le ultime due spinte furono assai forti e venne nuovamente, sborrandomi tutta la pancia!

    Fu una chiusura di negozio davvero particolare!”
    Simpaticissima questa battuta finale che mi ha fatto prima sborrare e poi letteralmente piegare in due da ridere !!!!

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