Vogliose di cazzo in coppia
L’ultima volta che ci siamo incontrati con Cinzia e Gaia, ci stavamo preparando per partire per le vacanze: erano parecchio di fretta, e non mi sembravano potessero perdere troppo tempo, anche se in realtà si sono soffermate a raccontarmi di loro e di tutte le loro incredibili vicende, tra amiche sceme che sparivano, tipi che dopo un po’ di tempo non si facevano più sentire, insomma tutta ordinaria amministrazione per tipe come loro che non perdevano mai tempo per andarsene in giro a spasso.
Ma proprio un paio di giorni fa, mentre stavo per entrare a giocare a tennis, nello spogliatoio mi sono proprio incontrato per puro caso con queste due fighe simpaticissime, sempre alla ricerca di novità, sempre pronte a raccontare qualche cosa di simpatico: erano proprio loro, che si stavano preparando per entrare a giocare in campo, e volevano proprio divertirsi un po’, prima di scendere sul prato per sfidare qualcuno che si fosse presentato per caso in quel momento.
Dopo aver detto che ero pronto a giocare con loro, Cinzia disse che voleva giocare con me, mentre Gaia avrebbe giocato con Marco, un tipo che si stava allenando poco distante da noi: e quindi dopo un paio di pacche amichevoli, un paio di sorrisi e qualche battuta, Cinzia mi sussurrò all’orecchio destro “guarda che dopo ti vogliamo sia Gaia sia io, perché è da un po’ che ti teniamo d’occhio, e vogliamo scoparti per bene, farti vedere come ci divertiamo tanto in coppia.”
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Che si lasciavano andare con piacere
Quindi dopo aver rivolto lo sguardo a lei, le risposi all’orecchio “non vedo l’ora di assaporare le vostre fighette e le vostre tette, dovete essere splendide, e chissà come ci date dentro quando trombate” e lei sorridendo mi disse “non ti immagini nemmeno quanto siamo troie e non possiamo fare a meno di un bel cazzo, soprattutto quando siamo in due” e quindi, mentre ci apprestavamo a giocare la sfida, già la mia mente correva a fantasticare su come mi sarei fatto quelle due gnocche.
Cinzia e Gaia erano sempre in forma, con quel loro sorriso immancabile, e pensare che me le sarei fatte tutt’e due in un solo colpo, mi rendeva davvero felice: giocavo e già fantasticavo, pensavo a come mi sarei fatto spompinare da quelle due, e poi a come avrei trombato entrambe, senza alcun riguardo, magari anche sborrando una volta per l’una e per l’altra, facendo condividere a queste due tipe tutto il mio cazzo e anche il mio seme, perché doveva essere una trombata davvero unica.
Dopo una sfida avvincente, che finì sostanzialmente con la vittoria di Cinzia e di me, Marco se ne tornò ad allenarsi, mentre noi eravamo abbastanza stanchi e ci soffermammo a bere giusto un po’ di acqua fresca, perché avevamo bisogno di riprendere un po’ di fiato, e poi, saremmo filati a farci una doccia senza perdere troppo tempo, perché ormai eravamo davvero sudatissimi, e non saremmo potuti andar via in quello stato a dir poco pietoso da quel campo da tennis.
Cinzia e Gaia erano già su di giri, quando varcammo la porta dello spogliatoio soci: era un locale dedicato solo ai tesserati, e c’erano un paio di docce e il necessario per cambiarsi e lasciare le cose lì, ma era accessibile soltanto con la chiave, proprio per evitare che anche chi venisse da fuori per una volta, potesse sfruttare quegli spazi, e così, quando Gaia richiuse la porta dietro di noi, capii che sarebbe stata davvero indimenticabile quella bella doccia a tre al club del tennis.
In pochi istanti ci ritrovammo tutt’e tre nudi sotto le docce, sotto quella bell’acqua tiepida che rendeva tutto più eccitante, e appena entrati giocai subito a stuzzicare le due fighette, sfregando il mio cazzo sui loro culi, dicendo che li avrei assaggiati entrambi senza fare eccezioni. E poi, quando mi sistemai sotto il getto della doccia, presi il cazzo in mano e disse a loro due di inginocchiarsi “dai, troiette, inginocchiatevi al vostro cazzo, adoratelo come sapete fare soltanto voi, dateci dentro con la bocca.”
Non si fecero pregare, le due troiette, e le ritrovai effettivamente a giocare con le loro lingue sul mio cazzo, dedicandosi entrambe alla cappella: praticamente Cinzia mi leccava la parte destra della cappella, mentre Gaia quella sinistra, ed era un’esperienza a dir poco eccitante, soprattutto vedendole così desiderose di trasgressione, quando Cinzia si prese in bocca tutta la cappella e, invece, Gaia si ritrovò a giocare con le mie palle, succhiandomele con la sua passione incredibile.
Già in quei pochi minuti di preliminari mi sembrava di aver toccato il cielo, in particolare quando Cinzia si prese tutto il cazzo dentro la bocca, e se lo fece arrivare in gola, gustandoselo come una troia che voleva assolutamente godere del mio uccello duro e lungo. Poi lasciò lo spazio a Gaia, che si limitò a darmi qualche leccata e, poi, siccome ne aveva abbastanza di preliminari, mi disse “dai, allora ci sfondi un po’ davanti e dietro con il tuo bel cazzo duro?” e io dissi “vi voglio entrambe!”
Gaia e Cinzia si misero a pecorina sotto la doccia, mentre io dietro di loro mi divertivo a guardare quei due culi meravigliosi, e poi, spinsi il mio cazzo dentro la figa di Gaia, che si lasciò subito andare in un bel godimento, mentre con le dita masturbavo Cinzia, che nel frattempo si divertiva a sbaciucchiare la sua amica, mentre io spingevo da dietro, rumorosamente, sul culo di quella gnocca meravigliosa di Gaia, che nel frattempo ansimava e gemeva per il piacere di averlo in figa.
Dopo averlo tirato fuori, lo ficcai dentro a Cinzia, mentre masturbarvo ora Gaia, che non vedeva l’ora di riaverlo dentro: poi lei si infilò un dito in culo e disse “dai, dopo me lo sfondi il culo con il tuo bel cazzo?” e io “sì dopo ti sfondo tutta, davanti e indietro, senza riguardo” e scopavo nel frattempo quella gnocca di Cinzia, che mi piaceva di brutto, perché aveva una figa più bella della sua amica, e mentre la scopavo, le schiaffeggiavo pure il culo, dicendole che era la mia troia vogliosa.
Poi tornai da Gaia, che nel frattempo si era riempita il culo di saliva, l’ano era tutto bagnato, prima che finalmente mi avvicinassi con il mio cazzo in tiro: e poi lo appoggiai sul suo buchino, avvicinandolo sempre di più, e lo lasciai scorrere dentro pian piano, perché era davvero stretta, e volevo godermi ogni millimetro di quella trombata in culo, che sembrava davvero una cosa divina, soprattutto considerando che stavamo facendolo a tre, sotto quella splendida doccia tiepida.
Continuai a scoparmi Gaia in quel modo, mentre la masturbavo in figa, e mi accorsi che si eccitava sempre di più, e godeva come una troia mentre io spingevo il mio cazzo dentro di lei in quel culo divino: si eccitava, e gridava, dicendo “ohh siii, ohhh siiii in culooooo, ohhhh siiii, scopami, dai, ohhhhh, sfondamelo tutto, in culoooo, ahhh sfondamelo, ohhhhhh, uhhh uhhhh uhhhh ahhhh siiiiiiiiii siiiiiiii” e poco dopo venne senza alcun pudore, mentre io lo spingevo ancor nel suo culo.
Poi tornai da Cinzia, che mi disse “dai mettimi l’uccello nel culo, dai, sfondami tutta, ohhhhh che bello, siiiii, ahhhh, siii, dammelo in culo” mentre io spingevo piano piano nel suo culo, che era già bello stretto e caldo, al punto che io mi stavo già trattenendo e non poco, per quanto mi piaceva, e glielo dicevo “ahhhh Cinzia, mi fai godere, ohhhh che culo divino, ohhhhhhhhh siiii siiii siiiiiiiiiiii” mentre la scopavo e lei ne diceva di tutti i colori, “sono la tua troia, si, la troia che ti dà il culo, sfondami.”
E continuai a scoparla dietro, mentre con le dita la stavo masturbando, e Gaia la sbaciucchiava di tanto in tanto, rendendo il quadretto ancor più idilliaco: poi finalmente lei si lasciò andare del tutto, e liberò tutta la sua voglia di godere, mentre io sborravo dentro di lei con tutta la mia carica, spruzzandola tutta quanta. Dopo aver sfogato tutta la mia sborra, mi lasciai andare e riprendendo il fiato, guardai entrambe, dicendo “certo che siete davvero divine, cazzo, siete strepitose”…
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La nostra passione per i trii non manca mai di stupire: e le amiche di Pietro hanno dato vita ad una storia di sesso troppo intensa 😉
Due amiche nello spogliatoio, di Pietro di Treviso
Prima edizione: Luglio 2016, by Atlantia Media.
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