Cuckold svelato: il racconto erotico di Pamela

Un marito tuttofare

A differenza di molte mie amiche sposate e libertine (mogli in mostra) che si lamentano del proprio marito, io non posso avanzare alcuna critica, tutt’altro.

Sono Pamela e sono sposata con Marco da quasi dieci anni. Per scelta non abbiamo voluto figli, perché entrambi amiamo essere liberi e questa decisione ha inciso positivamente sulla nostra vita di coppia.

Favoriti dal fatto di essere liberi professionisti e di svolgere attività gratificanti sotto tutti i punti di vista, non ci risparmiamo nel divertirci e nel fare tanti viaggi che ci hanno portato a consolidare la nostra unione anche sotto il profilo sessuale.

Marco è sempre stato un grande scopatore felice di essersi coniugato con me, una donna decisamente focosa pronta a sperimentare nuove prospettive. Devo ammettere che anche mio marito è del mio stesso avviso tanto da aver maturato, con il passar del tempo, molte eccitanti esperienze.

Proprio perché sentimentalmente la nostra unione non è mai messa in discussione, entrambi ci siamo dati la possibilità di vivere il sesso in maniera gioiosa e nel massimo delle libertà e questo ha significato che sia Marco che io, abbiamo spesso avuto altri partner per saziare sia il nostro istinto che la nostra esigenza di camminare border line.

Un annuncio che mi sorprende

Quello che invece non avevamo mai fatto è il vivere il sesso in tre. È stata quella una cosa di cui non avevamo avuto necessità di sperimentare. D’altronde se a me piaceva un maschio con il quale divertirmi a letto, non c’erano impedimenti per scoparmelo e lo stesso valeva per lui.

Una sera a cena, Marco seriamente mi fece una proposta inusuale almeno fino a quel momento. Fare sesso in tre dove lui avrebbe interpretato la parte di un cuckold. In buona sostanza avrebbe solamente assistito alla mia performance senza intervenire in alcun modo, solamente per soddisfare la sua curiosità di guardone. Per Marco si trattava di fare una nuova esperienza che avrebbe coinvolto ovviamente anche me.

Mi disse che aveva in mente di mettere un annuncio intitolandolo moglie in mostra e che insieme avremmo in seguito scelto il maschio con il quale vivere questa storia.

La mia eccitazione era elevata all’ennesima potenza essendo mentalmente e fisicamente molto puttana e non mi fu difficile accettare quella sua proposta. Detto, fatto Marco mise immediatamente l’inserzione che, accompagnata da delle mie foto molto esplicite, raccolse molti più consensi di quanti ce ne fossimo aspettati.

La scelta

Quella che fu elaborata fu la scelta del soggetto. Quasi tutti coloro che avevano risposto all’annuncio, avevano inviato foto del loro cazzo dritto e su questo obiettivo basammo il criterio per decidere l’individuo da contattare.

Tra i tanti, c’era anche un ragazzo di colore che ci aveva stupito per le dimensioni sia di lunghezza che di larghezza del suo uccello. Era veramente impressionante ma decisamente molto stimolante sia per mio marito che per me. Fu facile trovarci d’accordo e dopo un breve scambio di mail e una videochat, fissammo l’incontro.

Per l’occasione mi ero vestita da vera troia con autoreggenti bianche su scarpe con tacchi a spillo rosse, una guepiere sempre rossa e una vestaglia di seta bianca che copriva l’intimo indossato.

Puntuale all’appuntamento concordato si presentò il nostro compagno di giochi che, dopo un drink di benvenuto, fu messo direttamente all’opera.

Tutti e tre raggiungemmo la stanza da letto e mentre Marco si accomodava sulla poltrona a fianco del letto, il tizio mi slacciò la vestaglia per ammirare il mio corpo. Quasi nello stesso momento si liberò dei pantaloni e della camicia, facendo emergere un cazzo ancor più gigantesco di quello inviato in foto. Mi catapultai sopra per sbocchinarlo bene ma mentre lo succhiavo, il tizio prese a scoparmi la gola inondandomi di sborra quasi immediatamente. In parte riuscii ad inghiottirlo ma, dato il copioso fiotto, una gran parte era tracimanta sul mio viso. Fu allora che Marco si avvicinò per baciarmi e per leccare quel mare di sperma mentre, con la sua mano accarezzava il cazzone dell’occasionale amante.

Inaspettatamente iniziò a fargli un pompino per poi lasciarmelo a disposizione per essere scopata. Mai nella mia vita da puttana avevo sentito un ardente palo penetrarmi la fica che iniziò a venire in continuazione anche perché mio marito aveva preso a leccarmi il culo alternando il mio orifizio con il cazzone ben sbrodolato dai miei orgasmi.

Il tizio mi mise a pecorina con tutta l’intenzione di sfondarmi il culo con l’aiuto di Marco che aveva il cazzo gonfio dal desiderio e riuscì a prendermi dietro facendomi urlare dal dolore che, poco a poco si trasformava in un piacere difficile da spiegare. Marco si mise nella mia stessa posizione, affiancandomi ed inviando un mutuo segnale al tizio che passò dal mio al suo orifizio, sventrandogli il culetto ancora vergine. Poi, finalmente venne un’altra volta dentro di me ma continuando a stantuffarmi instancabilmente.

Quella fu la prima di tante inserzioni che mio marito cuckold mise sotto la dicitura moglie in mostra ma senza specificare che anche lui voleva avere le stesse attenzioni riservate a me.

2 commenti

  1. Se non sei un Kuckold non capirai mai il piacere che si prova, vedere la tua donna che fa la troia con un amico è qualcosa di sensazionale, la donna che ami e che è troia, che non ti tradisce ma con tanta complicità vi divertite insieme. Non sei cornuto, sei il suo complice, il porcellino della troia, troia per dire, perché tu la vuoi cosi, è solo la tua dolce complice.

    • Ti posso capire nel piacere che provi ad essere cuckold, però non per questo riuscirei ad avere un rapporto senza ripercussioni poi con mia moglie…a me piace fare il capobranco più che essere la ruota di scorta…..questione di ruoli! Però capisco anche che se uno, rimorchia mia moglie e la scopa, possa darmi piacere, nel sapere che ha goduto

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