Ho goduto per bene in trio: quelle due strafighe mi hanno svuotato le palle

Quando avevo preso quell’appartamento poco lontano dalla stazione, non pensavo che sarebbe potuto diventare, con il passare del tempo, uno dei migliori luoghi per divertirsi con delle donne infuocate e desiderose di conoscere meglio, e in maniera più intensa, i piaceri dell’eros: e invece, quella casa è diventata la testimone silenziosa delle mie trombate con un paio di donne che non faticherei a definire indimenticabili.

Un giorno del mese di gennaio, infatti, cercavo una coinquilina per risparmiare un po’ sui costi dell’appartamento e, dopo aver messo degli annunci in giro, mi son ritrovato di fronte una tipa che mi ha subito attizzato, e con la quale immaginavo già che sarei finito a letto con lei sin dal primo sguardo: Chiara, quando ha visto la casa per la prima volta, si è sentita immediatamente a suo agio e ha deciso di condividerla con me.

Ci siamo conosciuti piuttosto lentamente, perché all’inizio era un po’ sulle sue, ma poi, con il passare del tempo le cose sono andate come immaginavo: una sera, dopo una decina di giorni, Chiara si aggirava per l’appartamento furtivamente, quasi come se volesse farmi un’imboscata, ed osservando dal buco della serratura della mia porta, mi son accorto che cercava di capire se mi fossi già messo a riposare o meno, camminando con passi felpati.

Quando si avvicinò alla mia porta, sentii chiaramente che si appoggiò per capire se fossi sveglio: decisi di farle uno scherzo, e di sistemarmi nella nicchia dietro la porta, che dava su un piccolo guardaroba, e aspettai senza fare rumore che entrasse nella stanza, per poi farle prendere uno spavento indimenticabile raggiungendola alle spalle, e perché no, magari per farmi perdonare trombandomela proprio sul mio letto.

E così, mentre aprì la porta, e con lo sguardo rivolto alla stanza cercò di vedere dove fossi, non appena entrata, la presi alle spalle e la spinsi verso il letto: Chiara inizialmente urlò spaventata, e mi tirò un paio di pacche sulle spalle, dicendomi che ero un pazzo a farle prendere uno spavento simile, ma non appena si accorse di avere le mie labbra sulle sue, cercando di baciarla, si lasciò andare senza parlare troppo e iniziammo a conoscerci a letto.

In pochi istanti ci ritrovammo in un intenso 69, con lei che non vedeva l’ora di ingoiare tutto il mio cazzo, e di sentirselo fino in gola: e mentre leccavo la sua figa, e giocavo anche con le mani per stimolarla, lei iniziava a respirare più intensamente, mugolando, mentre desiderava essere sempre più mia, lasciandosi stimolare in tutti i modi possibili, con la mia mano che ormai esplorava interamente la sua figa, facendola ululare dal piacere.

Subito dopo, Chiara mi si sedette sopra e iniziò a sculettare allegramente, e saltellare sul mio cazzo voglioso, infilandoselo in quella fighetta bagnata e caldissima: continuò a muoversi su e giù senza sosta, e mi fece letteralmente impazzire per circa una decina di minuti, finché a un certo punto, mi fece venire dentro di lei, abbondante e senza freni, con lei che mi osservava divertita e soddisfatta per quanto aveva goduto.

E così la nostra convivenza continuò tra scopate memorabili, una volta nella sua stanza, l’altra in cucina, poi in bagno e nel corridoio, e infine in camera sua, passando anche per il salotto, quando poi arrivò a suonare alla nostra porta, un bel pomeriggio di aprile, un’altra tipa: Miriam aveva bisogno di condividere una stanza e, di fronte a questa proposta, Chiara mi sembrò più che entusiasta, forse perché pensava a qualche cosa di piccante…

Miriam scopava meglio di Chiara

Questa nuova ragazza prese posto nel nostro appartamento e, a differenza di Chiara, Miriam si dimostrò all’inizio più spumeggiante ed aperta, salvo poi ritrarsi ogni volta che, probabilmente, si rendeva conto di aver oltrepassato il limite tra amicizia e scopamici, finché un pomeriggio di inizio maggio, lei si lasciò andare e, mentre stavamo parlando in cucina, mi guardò con un’aria veramente provocante, capace di farmi desiderare di scoparla.

Si aggirava tra il tavolo e i fornelli, subito dopo pranzo, e a un certo punto, mentre ero seduto, mi si sedette sopra di peso e, guardandomi, mi disse che cosa ne pensavo di una bella trombata con lei proprio lì, su quella sedia in cucina, dimenticandoci di tutto il resto: con quei legging che mettevano in risalto le sue cosce belle in forma, non ho potuto fare a meno di desiderare una trombata con lei, che si inginocchiò di fronte a me.

Con la testa tra le mie gambe, iniziò a succhiarmi il cazzo, facendomelo diventare bello grosso e duro dopo pochi istanti, e preparandomi alla grande per un’indimenticabile scopata, che lei voleva fosse tra culo e figa: così, a cavalcioni sulla sedia, Miriam iniziò a darsi da fare con il mio membro infuocato, facendolo scorrere tra le sue labbra bagnatissime della figa, che mi regalava sensazioni magnifiche sin dai primi istanti.

A Miriam piaceva così tanto trombare sulla sedia che, ad ogni penetrata, reclinava la sua testa all’indietro ansimando e mugolando, soddisfatta per aver tra le gambe quel bel cazzo che tanto le piaceva, e che non esitava in alcun modo a far sì che la impalasse: a un certo punto, se lo levò dalla figa e, allargandosi l’ano la mano sinistra, si guidò il mio cazzo dentro al suo strettissimo culo, facendo dei gridolini a cavallo tra piacere e dolore.

Dopo l’incertezza dei primi istanti, Miriam si trovò subito a suo agio nella nuova posizione, e continuò a cavalcarmi il cazzo con quel culetto stretto, finché mi fece venire dentro di lei, soddisfacendo il mio desiderio di sesso. Mentre lei si alzò, e la sborra le colava sulle cosce dal culo, Chiara entrò improvvisamente in casa, cogliendoci sul fatto mentre trombavamo, guardandoci con una faccia tra l’ingelosita e la vogliosa di cose diverse.

Andò a cambiarsi in camera e ne uscì qualche istante dopo nuda, perché aveva voglia di… FINE PRIMA PARTE

Certo che una bionda così strafiga e spettacolare, è davvero irresistibile: dovremmo chiedere a Marco come abbia tenuto a bada il suo uccello prima di trombarsela e regalarci un racconto erotico focoso!

Un trio pieno di passione e di desiderio, di Marco di Bologna.

Prima edizione: aprile 2015, by Atlantia Media.

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