Mi masturbava il cazzo

Le davo il cazzo per divertirsi

Sono un feticista per eccellenza e quando parlo di sesso non posso fare a meno di venerare i piedi e di santificarli come una vera e propria reliquia. Nella mia vita, fortunatamente, ho incontrato donne sempre molto interessate a questo mondo così sensuale e passionale ed anche la mia ultima fidanzata è un’amante del fetish.

Nel suo armadio, difatti, ci sono tantissimi giocattoli e tantissimi abiti in latex e calze in nylon davvero sexy. I suoi piedi, poi, sono qualcosa si sensazionale! Marta calza un numero 38 di scarpa, ha piedi assai lunghi e magri e le sue unghie sono sempre abbastanza curate se non addirittura smaltate. Ama portare sandali di qualunque tipo, ma anche scarpe alla schiava – dice che rendono più sensuale la gamba  ed effettivamente – ma è anche un tipo sportivo, quindi quando è necessario mette un bel paio di sneaker.

Io amo guardarla a casa, quando cammina completamente nuda sul pavimento di casa, lasciando anche qualche impronta con i suoi piedini leggermente sudati. A volte, non le dico neppure di farsi bella per me, perché lei sa già di essere bella e pronta per saziare le mie voglie e fantasie feticiste!

Non c’é stata volta in cui non sono rimasto soddisfatto dal quel suo corpo così perfetto e da quei piedini profumati e scolpiti. Ricordo ancora un episodio però che, al sol pensiero, mi fa subito andare il cazzo in tiro e quindi ve lo racconterò per condividere questa esperienza da feticista insieme a voi.

Era una giornata di maggio e Marta era tornata da poco dalla spesa. Si era lavata i piedini e poi si era nuovamente rimessa i sandali d’oro, giacché da li a poco sarebbe nuovamente dovuta riuscire. Nel mentre, però, era rimasta con un vestitino assai corpo e così abbassandosi mi aveva lasciato intravedere i suoi deliziosi slip color rosa che faceva spuntare un po’ di peluria. Quella vista era così bella che non ho potuto fare a meno di passarle dietro e metterle una mano tra le gambe per dirle:

-Ma queste mutandine non daranno troppo fastidio? Non vogliamo levarle completamente e restare solo con questo vestitino?

-Amore, tra poco devo uscire, però se insisti così tanto…

Senza farsi pregare troppo ha sfilato il suo perizoma ed è rimasta con i sandali e quel vestitino svolazzante corpo. Ci siamo subito accomodati sul divano di casa e lui mi si è messa sopra, iniziando a baciarmi focosamente. Io, nel frattempo, le toccavo le gambe, le caviglie e cercavo per quanto possibile di arrivare ai suoi piedi…inutilmente…

Sentendo che, però, cercavo di avvicinarmi ai suoi piedi, Marta si scanso e si mise a sedere di fianco a me. Slacciò leggermente i sandali e poi mi disse:

-Ora puoi iniziare a godere con me!

Ha slacciato il sandalo ed ha iniziato a masturbarmi

A quel punto, iniazia ad accarezzarle dapprima il collo del piedi e poi ebbi una pensata grandiosa: perché non masturbare il mio cazzo in tiro con il suoi piede e le sue scarpe?

Infilai il pisello tra le scarpe ed il suo piede ed iniziai a masturbarlo in questo modo: godevo come un porco e mi piaceva la cosa, perché avevo in vista il suo piedino profumato e intanto il mio cazzo era massaggiato sia dalla sua pelle che dalla sua scarpa.

Penso che un piacere così non si possa descrivere correttamente a parole, ma se siete dei grandi amanti del fetish, dovrete sicuramente provare a fare questa cosa. Dopo essermi regalati questo momento, Marta ha deciso di montarmi nuovamente in groppa e questa volta però l’ha fatto con un intento assai preciso ovvero quello di scoparmi senza neppure svestirsi.

Ovviamente anche lei voleva godere quanto me, così ha messo la mano sotto il suo abito e guidato caparbiamente il cazzo verso la sua figa ed ha iniziato a montarmelo. A quel punto, avendo i suoi seni di fronte alla mia faccia, ho provato ad addentrarmi in qualche modo tra le sue tette per mangiargliele.

Lei saltava su di me e godeva come una matta, ma poi mi sono detto perché non godere ancora insieme? Così l’ho fatta girare dall’altro lato e le ho spinto il cazzo facendola stare a 90°C. Le ho alzato il vestito e intanto l’ho presa un pò a sculaccioni con il suo frustino che aveva messo proprio lì sul divano.

Lei mugolava e si agitava come una troia di strada e più io le spingevo il mio cazzo nella figa. Era troppo bello sentirsi imprigionare il mio cazzo tra le labbra della sua figa così stretta, quasi come se volesse stritolarmi il pisello.

Andammo avanti per qualche minuto e poi le sborrai nella figa. Non appena tolsi il cazzo dalla sua passera iniziò a grondare tutto il nettare che le avevo lasciato, tant’é vero che gocciolò pure sul pavimento! Lei, allora, per accontentarmi si levò il sandalo destro e intinse il piede come un biscotto nella tazza del latte….fu divina!

Carletto si è divertito per bene a farsi masturbare: ed ecco il suo racconto erotico meraviglioso da gustare tutto d’un fiato.

Mi masturbava il cazzo tra il piede e la scarpa, di Carletto di Vicenza

Prima edizione: Maggio 2016, by Atlantia Media.

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