Il culo stupendo

Con quel culo talmente stupendo Marlene era irresistibile

Da un paio di settimane, mi son deciso di tornare a correre e rimettermi in forma: così, quasi ogni giorno, vado a concedermi una bella corsetta in un parco dove incontro un sacco di fighette, tipe che non vogliono proprio fare a meno di tenersi in forma e di assaporare con mano il piacere di sentirsi sempre in perfetta sintonia con il benessere, sfoggiando anche un fisico degno di tutto rispetto.

Tra quelle fighette che corrono e fanno esercizi senza tregua, come se non ci fosse un domani, c’è anche una vera fighetta minuta: Marlene, una che effettivamente potrebbe anche fare a meno di correre per tenere la linea, eppure, non rinuncia proprio a fare esercizio e mantenersi in forma, forse perché è anche una sportiva e, quindi, non può proprio perdere il ritmo, altrimenti potrebbe davvero perdere il treno.

Ogni volta che la incontro, ha sempre un completino a dir poco eccitante: con quella sua maglietta che mette in evidenza i muscoli delle spalle e della schiena, e quei bei pantaloni in lycra che le avvolgono alla perfezione quelle cosce e quelle natiche impeccabili, senza nemmeno un filo di grasso e con una silhouette eccitante, la riconosco tra mille altre donne, fissandole ogni volta il culo, perché mi sembra un monumento alla perfezione.

Ieri, per la prima volta, l’ho raggiunta mentre stavamo correndo, per osservarla da vicino e, con una scusa banale, per sentire la sua voce e cercare di saperne di più su di lei: essendo uscito senza orologio, infatti, le ho chiesto che ora fosse, e lei, rallentando un po’ e, poi, fermandosi completamente, mi ha risposto, riprendendo un po’ di fiato, ma con una naturalezza e una leggerezza che, davvero, hanno soltanto le migliori atlete.

Per ringraziarla della risposta, le ho offerto un po’ del mio beverone energetico, soffermandomi peraltro un po’ in panchina con lei: e tra una parola e l’altra, le ho domandato se venisse spesso a correre (una domanda retorica per uno come me che la fissava ogni volta) e, quindi, le ho anche chiesto se fosse attiva nello sport, e lei mi ha risposto di sì, di fare gare anche a livello internazionale.

Di fronte alla mia ammirazione, l’ho vista abbassare gli occhi e un po’ arrossire: “grazie, i complimenti fanno sempre piacere…” e io le dissi “con un’atleta come te, non si può che avere quel tipo di apprezzamento” e, così, tutto d’un tratto, mi sembrò di conoscere questa strafiga da una vita, e pure lei, forse, in cuor suo si sentì particolarmente felice di aver trovato qualcuno che avesse per lei quel livello di considerazione.

Osservai la sua linea perfetta, quel ventre piatto, i muscoli appena evidenziati, e le guardai quel viso simpatico: lei ricambiò, osservando il mio petto e, quindi, le braccia con i muscoli ben definiti, e mi disse “che ne dici se ci concediamo una pausa?” e io le risposi “non è una cattiva idea, dimmi dove vorresti andare…” e lei disse “conosco un posticino interessante poco lontano da qui…”

Mi guidò verso quel luogo, un po’ ombreggiato, dove c’era un piccolo arco di rose, un gazebo, delle siepi e anche una panchina, perfetta per concedersi un po’ di solitudine nel bel mezzo della città: mentre camminavamo, continuavo a fissarle quel culo, davvero troppo provocante per resistergli, e già sognavo la sua compagnia, mi immaginavo quanto potesse essere bello schiaffeggiarlo, stringerlo tra le mie mani, e perché, no, anche penetrarlo.

Marlene mi guardò in faccia, e mi disse “ti piace fare anal?” e io “dici se mi piace metterlo in culo al posto della figa?” e lei “esatto” e io “certo, è troppo stimolante” e lei mi disse “che te ne pare l’idea di mettermelo in culo? Mi scoperesti su questa panchina?” e io “non ci penserei due volte, Marlene” e lei rispose “allora abbassati i pantaloni e le mutande, dai, non perdiamo tempo” e lei nel frattempo si abbassò leggermente i pantaloni e il perizoma.

Mi spompinò velocemente il cazzo, prendendolo tra le labbra come un vero e proprio idolo, baciandolo, sputandogli sopra, riempiendolo di saliva, e poi, quando fui abbastanza eccitato, mi disse “dai, adesso ti monto sopra, però, prima, fammi accendere il cel” e quindi lo posizionò in modo tale da poter riprendere la scena, al che mi eccitai ancor di più, e mi disse “prenditi il cazzo in mano e tienilo dritto, voglio vedere se registra bene.”

E continuò “ok, è perfetto, così ci facciamo anche un bel video della trombata anal” e poco dopo, tutta eccitata e vogliosa, si passò la mano piena di saliva sul culo, per prepararlo perfettamente, e subito dopo lo guidò dentro di lei, sedendosi leggermente con quel magnifico culo, e facendomi subito capire quanto fosse brava “ahh, sìiii, in culo, mmmmmm, siiii” e continuò “ti piace, Matteo? Vuoi che scenda di più?” e io “ohhh, sì, sei divina”.

Marlene si muoveva sul mio cazzo duro e dritto, con un’abilità meravigliosa, e con dei movimenti perfetti, che mi eccitavano ancor di più: guardavo quel suo corpo meraviglioso muoversi su di me, quell’atleta che mi stava dando tutto quel piacere, dominava il mio cazzo come se sapesse ogni cosa, come se conoscesse i miei gusti erotici, muovendosi con un’abilità che non avevo mai visto prima d’ora in una donna.

Mi trombava intensamente e, poi, mi diceva “ti scopo bene con il culo, eh?! Non avresti mai detto che potessi trombarti tanto bene…” e io le risposi “mi stai facendo perdere la testa, è difficile resistere ad una strafiga come te” e lei sorrise di gusto, accelerando il ritmo della trombata, e sbattendo rumorosamente il suo culo, mentre entrambi cominciavamo a mugolare ed ansimare, ormai pronti ad esplodere in un orgasmo indimenticabile.

Marlene di lì a poco non si trattenne, quasi gridolando per il piacere, e io, sborrai dentro il suo culo meraviglioso, eccitandomi e liberandomi di tutto il seme. Lei si alzò dal mio culo, mi guardò con quella sua espressione da atleta perfetta e provocante, e poi, sorrise di nuovo: si adagiò su di me, restammo stretti insieme in quel momento, poi prese il cellulare, e mi sussurrò mentre registrava “ti ho fatto godere?” e io “sì, sei divina…”

Marlene è la tipa perfetta che tutti si farebbero: con quel fisico bello curato, infatti, fa venire una voglia incredibile di godere dei piaceri dell’eros fino a svuotarsi completamente le palle e godere come ricci.

Il culo stupendo di Marlene, di Matteo di Mantova

Prima edizione: agosto 2018, by Atlantia Media.

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