Gabriela ha voluto il mio cazzo duro per la sua fighetta
Dalla prima volta che ci siamo incontrati per puro caso in un negozio, con Gabriela, ci siamo frequentati per un bel po’ di tempo, scoprendo tante passioni comuni e, soprattutto, assaporando alla grande tutte le sue fantasie più sconce da quarantenne in cerca di cazzi da fottere a dovere: non è stato un mistero, fin da subito, che lei cercava un tipo più giovane di lei con il quale divertirsi veramente a letto, e io ci son stato perché mi piaceva.
L’ho vista sculettare allegra davanti a me, e poi, stringersi apposta le tette tra le sue braccia mentre parlava, quasi come volesse farle esplodere fuori dalla sua maglietta stretta e scollata al punto giusto, da poter ammirare quelle meravigliose bocce naturali: lei sembrava non desiderasse altro che condividere con me tutta la sua natura da vera troiona, e questo, mi è stato subito chiaro quando un pomeriggio mi ha invitato da lei.
Il suo sguardo era da puttana sin dal primo momento in cui ha aperto la porta, e la sua espressione da vogliosa, mi ha ammaliato subito nel momento in cui ci siamo seduti per bere qualcosa da lei in cucina: ho subito notato quanto voleva divertirsi nel momento in cui, abbassandosi, il suo perizoma è fuoriuscito dai suoi pantaloni, e nello stesso tempo, quando mi son accorto che sotto la maglietta non aveva nemmeno un reggiseno.
Così senza pensarci mi son inginocchiato di fronte a lei, lì in cucina, e mi son subito gettato sulla sua figa, sbavando sopra i suoi pantaloni: Gabriela si è subito eccitata, e mi ha detto che aveva voglia di una bella leccata e di un ditalino infuocato, al che, non mi son fatto pregare due volte, e dopo averla spogliata, e sistemata sul tavolo con le gambe rilassata e ben aperte, mi son infilato in mezzo alla ricerca del suo piacere più intenso, trovandolo.
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Una troia tettona che mi ha fatto godere
Mentre leccavo e sgrillettavo velocemente, sapendo che avrebbe raggiunto un orgasmo esplosivo, la guardavo in faccia, vedendo i suoi occhi sognanti chiusi e la sua bocca contorcersi in mille espressioni di godimento, che non riusciva per nulla a fermare, proprio perché lei era fatta così: godeva, ansimava, si agitava e soprattutto si lasciava andare appassionata nel sesso che faceva, senza contenersi mai né limitare il suo piacere.
Ecco che quindi finalmente venne, abbandonandosi al desiderio di riversare tutta sé stessa in quel sesso fatto in maniera spontanea, e stringendomi a lei, godendo ansimando, e desiderando ormai null’altro che il mio bel cazzo da succhiare, per poi fotterselo in figa. Lo arraffò e se lo mise in bocca, senza pensarci due volte, e mentre lo succhiava mi guardava con i suoi occhi pieni di desiderio, sapendo che mi faceva impazzire con le sue fantasie.
Mentre mi stimolava con i suoi colpi di lingua, con le sue labbra serrate delicatamente attorno alla mia cappella, io continuavo a tormentarle la figa con le dita: quindi, le dissi che avevo una voglia incredibile di sentirlo dentro di lei, così mi disse di trombarla lì in cucina. Quando lo infilai mi resi conto di quanto era ben bagnata e desiderosa di essere posseduta da me, soprattutto per come gemeva ad ogni spinta del mio bel cazzo duro.
Mi piaceva sentirmi stringere il cazzo da quella figa meravigliosa, e così, mentre me la trombavo così, tenendola per le gambe, mi eccitavo sempre di più, sentendo sempre più la mia cappella infuocata sfregare dentro quel meraviglioso luogo di piacere, e quindi, prepararsi a liberare come un getto di libertà tutto il seme che avevo nelle palle, facendo eccitare – e non poco – anche quella cougar meravigliosa di Gabriela.
Quindi lo tirai fuori, la guardai bene in faccia e mi accorsi di quanto le era piaciuto godere: mi pregò di restare con lei, di fare una doccia insieme e, quindi, di mangiare qualcosa. Non esitai a dirle di sì, e potei trascorrere così una delle più belle giornate da quanto sono arrivato a Bologna…
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Ecco come un ragazzo preso dalla fantasia di una gnocca, è capace di offrire una storia erotica più che coinvolgente: non perdetevi il racconto di sesso di Patrick.
Gabriela la fighetta che cercava cazzi belli duri, di Patrick di Bologna.
Prima edizione: ottobre 2015, by Atlantia Media.
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Cerca il cazzo la fighetta, eh???
Il mio e gia bello diritto
Certo che quando una cosi’ si lascia andare e’ piu’ facile godre
le tipe piu’ giovani e stronze mi piacciono sopratutto se si fanno sfaciare bene dietro
chissa perche io ne trovo mai cosi
Ciao baby!
Mi piace!!!
Che troia, senza pudore!!!
Una bella trapanata la darei pure io