La scopata con una gnocca irresistibile rossa al supermercato
Lo scorso lunedì dovevo proprio andare ad acquistare un po’ di cose per la mia dispensa, ormai quasi semivuota, e per quanto fossi di fretta, nel muovermi tra gli scaffali, non ho proprio potuto fare a meno di notare quella gnocca di Pamela, una strafiga con i capelli rossi, che osservava il banco frigo e cercava qualcosa di buono da mangiare, probabilmente qualcosa di veramente gustoso e piacevole per rendere speciale la fine di giornata.
Stavo guardando ciò che aveva in mano e, a un certo punto mi sono proprio deciso a farmi avanti, perché non volevo proprio perdere l’occasione unica per farmi questa strafiga nel supermercato: presi anch’io la stessa così dal bancone e, poi, le chiesi cosa ne pensava, perché ero indeciso se prendere o meno gli stessi hamburger, così, lei mi sorrise e disse “è la prima volta che li prendo pure io, e pensavo di domandarti cosa ne pensassi”.
La sua risposta suscitò una certa ilarità, e tra un sorriso e l’altro, ci scambiammo delle occhiate proibite, di quelle che non possono non scambiarsi due che trovano subito un’intesa, qualcosa di irresistibile, una sensazione di attrazione capace di far venire la pelle d’oca sin dal primo sguardo: e questa fu proprio la mia sensazione, soprattutto, quando la osservai di nuovo per bene, notando il suo fascino irresistibile in volto.
Notando forse il mio sguardo, lei scoppiò quasi in una risata, trattenuta a stento, chiedendomi perché la guardassi così e, io, di rimando le dissi “perché mi sembra di conoscerti da una vita, anche se è la prima volta che ti incontro…” e quelle parole, magiche, la fecero un po’ arrossire, suggerendomi che, evidentemente, lei provava qualcosa di indicibile, un’attrazione fatale che l’avrebbe portata a trasgredire.
Le dissi “io sono Alan, piacere… e tu?” e lei “Pamela, piacere…” e mi guardò con quel viso che poteva sembrare quasi angelico, seppure nascondesse pure una parte diabolica, quella della ragazza amante della trasgressione, soprattutto, quando mi disse “ma tu che programmi hai per stasera?” e io “diciamo che vorrei mangiare qualcosa, ma per il resto, non ho altri piani” e lei sorrise di nuovo, in un modo irresistibile.
Quindi ci guardammo di nuovo, e in quell’istante, scoccò la scintilla: ci baciammo d’impeto, senza che potessimo resistere all’attrazione reciproca, desiderandoci ardentemente, come se fossimo amanti sul punto di esplodere dal piacere, vogliosi di assaporare sensazioni forti. Stringendola a me, le misi le mani sul culo, e sentii subito il fascino di quelle chiappe belle sode e tonde al punto giusto, capaci di stimolare la mia voglia di piacere.
Lei fu quasi colpito dalla mia audacia, ma rispose senza troppo indugio alla mia sfacciataggine, guardandomi bene da vicino e, quindi, passandomi una mano sul cazzo e le palle, per sentire se fossero ben vogliose e mi disse “però, ce l’hai già duro, hai voglia eh?!” e io “che ne dici se ci appartiamo dentro quel camerino, tanto non ci vede nessuno…” e lei di rimando “l’idea non è male, dai, andiamo e facciamoci una sveltina di quelle spinte…”
Pamela, appena entrati, si inginocchiò di fronte a me e mi sbaciucchiò tutto, cercando il mio cazzo focoso, stimolandolo con quella bocca divina, e poi, si rialzò, divaricando le gambe e spostando il perizoma: era già pronta per farsi trombare dal mio membro duro e desideroso di trasgressione, e in effetti, mi disse “dai, spingilo dentro da dietro e sgrillettami mentre mi trombi, fammi godere per bene dentro il supermercato…”
Le sue parole ebbero quasi l’effetto di una droga su di me, tant’è vero che al contatto con la sua figa, mi eccitai a non finire, ed ebbi un impulso irresistibile a farlo scorrere tra le sue grandi labbra, eccitandomi a più non posso mentre il mio cazzo scivolava allegramente su di lei, e pure lei iniziava ad avere delle sensazioni irresistibili, soprattutto, perché avevo ormai la cappella in fiamme non riuscivo a trattenermi più.
Pamela si eccitava mentre io lo sfregavo su di lei e, quindi, mi incitava a penetrarla: pochi istanti dopo, lo spinsi dentro di lei, con una certa decisione, sentendola gemere di colpo, sebbene cercasse di trattenersi per non farsi sentire dagli altri clienti, e forse anche dalle commesse che si aggiravano tra gli scaffali, che erano praticamente in agguato ad ogni spinta dentro di lei, con me che ero altrettanto eccitato per il piacere che provavo.
Spingevo il mio cazzo dentro, e lo volevo sentire sempre più stretto in quella figa meravigliosa, che pian piano iniziava a bagnarsi, mentre io mi eccitavo e sentivo che, comunque, avrei potuto continuare a trombarla per un bel po’ di tempo, prima di arrendermi all’orgasmo, anche perché con quella bella figa calda e bagnata, la voglia di uscire da lì non era proprio tanta e, al contrario, il desiderio di venire mi stava piano piano sopraffacendo.
Guardavo quelle meravigliose chiappe davanti a me, fissavo quel culo poetico ed artistico, mentre spingevo il mio membro dentro e sentivo sensazioni travolgenti, mentre godevo sottovoce, e gemevo leggermente per non farmi sentire fuori della cabina, perché ormai ero in preda alla massima eccitazione e sapevo che sarei esploso in una sborrata indimenticabile, una di quelle che mi avrebbe letteralmente stravolto svuotandomi di tutto.
Qualche istante dopo, infatti, a forza di spingere il mio cazzo focoso dentro di lei, avvertii le prime sensazioni che l’orgasmo era prossimo, e infatti, lo dissi a Pamela “sto venendo, sto per sborrare” e lei disse “vienimi in bocca, ti prego, adesso mi inginocchio e te lo prendo dentro” e così si abbassò e prese a stimolarmelo con quella bocca divina, fino a che, ormai incapace di resistere a tanto piacere, mi liberai del mio seme abbondante.
Le spruzzai tra le labbra e la bocca tutta quella carica vitale e mi lasciai andare, ormai strafatto dal piacere, con Pamela che mi guardava con la massima eccitazione, soddisfatta per aver raccolto ogni cosa…
∞
Alan non ha perso tempo al supermercato: mentre stava facendo la spesa, ha incontrato quella gnocca rossa di Pamela e si è appartato con lei nel camerino per godere alla grande e svuotare così i suoi coglioni dentro di lei.
Una rossa gnocca al supermercato, di Alan di Padova
Prima edizione: agosto 2018, by Atlantia Media.
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tutta fantasia?