Una milf vogliosa

La milf con il culo perfetto

Durante una delle mie giornate al mare in Toscana, per puro caso mi sono imbattutto in una di quelle che si definiscono milf, irresistibile e provocante, soprattutto per come si muoveva tra l’ombrellone, la spiaggia e il mare, quasi come se fosse alla ricerca di qualcosa di nuovo, qualche interessante conquista da mettere bene in mostra con le sue amiche, per dimostrare a tutti di essere ancora giovane e capace di conquistarsi un uomo anche durante una giornata in riva al mare.

Lei era lì con quel suo sguardo da vera pantera, e guardava in giro un po’ perplessa, e forse non vedendo qualcuno che riuscisse per davvero a conquistarla, se ne andò a fare un bagno: e poi, mentre ritornava, con quei capelli bagnati, quelle belle tettone in evidenza, e quelle cosce eccitanti, quella meravigliosa milf finì per attirare il mio squardo, e poi, accorgendosi del fatto che un po’ l’avevo fissata, si soffermò a guardarmi e a provocarmi con il suo sguardo da vera troiona in calore.

Quella grandissima figona e culona, era davvero irresistibile, e poi si muoveva come una che sapeva bene di fare colpo anche solo con il suo ancheggiare, così deciso e da donna piena di desiderio, che soltanto dando uno sguardo al suo partner, sapeva bene come farlo stravedere: e così, in effetti, quando si soffermò sull’asciugamani per sistemarsi il costume, levandosi il top per prendere il sole, mi eccitai ancor di più di fronte alle sue belle tette abbondantissime.

Poi si voltò, e mettendo all’aria quel magnifico culo, per farlo abbronzare perfettamente, mi eccitò ulteriormente, facendomi perdere la testa: le fissavo quelle belle chiappe sode ed abbronzate, e pensavo a ciò che avrei fatto a quel culo, quanto l’avrei schiaffeggiato, e a come mi sarebbe pure piaciuto sfondarlo, e farmici una bella sborrata dentro, godendomi questa troiona come una culona vogliosa in cerca di una semplice avventura all’insegna del piacere e delle emozioni.

Ma tirava soltanto pompini

Dopo aver visto che si rilassava tranquillamente senza battere ciglio, e fumava una sigaretta allegramente, le chiesi se sapesse l’ora: Beatrice mi rispose che erano le cinque e mezzo, e io la ringraziai, dopodiché, le chiesi se conosceva un buon posto in cui mangiare, perché per cena mi sarei voluto fermare da quelle parti. Lei mi rispose che non era del luogo, ma che in centro avrei sicuramente trovato qualche buona taverna in cui mangiare qualche piatto di mare.

Quindi la ringraziai e, vedendo comunque che era ben più gentile di quanto mi sembrasse a prima vista, continuai a chiacchierare con lei, dicendole che in effetti era un bel posto per fare il bagno e per prendere il sole, e che altrove non sarebbe stato tanto facile trovare una sistemazione così rilassante per trascorrere un po’ di tempo: lei annuì, e poi, Beatrice mi guardò di nuovo, dicendomi che in effetti si trovava pure lei a suo agio in quella spiaggia, dove ci si poteva pure mettere in topless.

E mostrandomi le sue belle tettone abbronzate, mi guardò con un’espressione soddisfatta, alla quale replicai con un sorriso, dicendole che in effetti pure a me piaceva stare in una spiaggia così: e quando si accorse del mio cazzo abbronzato, la vidi eccitarsi un po’, e poi, guardandomi disse “ah però….” e io le chiesi “che cosa?” e lei rispose “beh, non male il tuo cazzo…direi quasi perfetto, non trovi?” e io le dissi “beh, credo non sia male, ma non ho mai fatto paragoni con quelli degli altri.”

Mi si avvicinò lentamente all’asciugamani, e poi, mi accarezzò l’uccello con la sua mano, dicendomi “non male questo bel cazzone, fammelo gustare tutto” e io le dissi “è tutto tuo, Bea, dai fammi vedere quanto ti piace il mio cazzo” e me lo scappellò lentamente, guardando ed ammirando la cappella “vedi che bel colore che ha? Chissà che emozioni può darmi…” e poi, si guidò il cazzo alla bocca, e iniziò a baciarmelo sulla punta, facendomi eccitare al contatto con le sue labbra così vogliose.

Poi gli diede anche una leggera leccata, e tornò a guardarmi di nuovo, dopodiché si riprese il mio cazzo in bocca, e se lo fece passare tra le labbra, guardandomi con quegli occhi vogliosi e poi, levandoselo, mi disse “ti piace come mi prendo cura del tuo uccello?” e io le risposi “certo, sei davvero bravissima con quella bocca, divina direi, una bocca di rosa” e lei sorrise, ridendo, dicendomi “ehhhh, addirittura: certo che se ti bastano questi lievi tocchi per eccitarti così, figuriamoci il resto…”

Così riprese a giocare con il cazzo, facendolo scorrere velocemente all’interno della guancia, e poi, facendolo uscire, e facendolo roteare sulle sue labbra, socchiuse ad hoc, per poi tornare alla carica con la sua lingua, che disegnava piacevoli movimenti sulla cappella e oltre, per poi ingoiarsi di nuovo il mio uccello, fungendo da supporto per farlo entrare al meglio tra le labbra, e fargli raggiungere la gola, tormentandomelo con tutta la sua carica di desiderio, succhiandolo con decisione.

Poi lo tirò fuori di nuovo, e giocò a leccarlo in punta, e quindi, tornando a farlo roteare tra le sue labbra, riguadagnò la cappella, facendosela entrare tutta in bocca, e tenendosela tutta dentro, per assaporarla al meglio: io godevo davvero tantissimo, e mi trattenevo a stento, con queste sue fantasie di esperta spompinatrice, e già mi domandavo quanto sarei riuscito a tenerle botta, prima di esaurire la mia capacità di resistere e riempirle quella bocca meravigliosa di tanta calda sborra.

Lei giocava a tormentarmi, lo sapeva di aver tutte le carte per farmi impazzire, e poi, continuando a muoversi in quel modo incredibile tra labbra e lingua, mi fece eccitare ancor di più, con il risultato che le misi la mano dietro la testa, e iniziai a spingerla su di me, per farle ingoiare tutto il mio bel cazzone, e godermi tutto quel momento di incredibile piacere, che stava davvero diventando un vero e proprio climax di godimento che da un momento all’altro mi avrebbe fatto venire.

E in effetti, dopo nemmeno un minuto, mi lasciai andare, e glielo dissi “sborro Bea, sto per sborrare” e lei se lo tenne in bocca, succhiandolo tutto e ingoiandosi la sborra mentre la spruzzavo fuori dalla mia cappella, ingoiandosela e deglutendo come se stesse nutrendosi di un prezioso e irrinunciabile nettare della vita. Poi, quando finì di giocare con il mio cazzo in quella maniera irresistibile, sollevò lo sguardo e mi disse “lo vedi che le mature sono più hot di tante giovani incapaci?”…

Milf e culona, vogliosa di sesso e di cazzo: Antonello è il fortunato castigatore di questa figona, che ha riempito di emozione questo racconto erotico amatoriale.

Una milf vogliosa dal culo irresistibile, di Antonello di Perugia

Prima edizione: Luglio 2016, by Atlantia Media.

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