Cinzia era troppo hot per non voler scopare durante quella giornata
Tempo fa, ho conosciuto una ragazza capace di prendermi subito dentro, di farmi accendere quel desiderio unico di fare con lei dello spassionato e godereccio sesso, magari anche in compagnia di qualche altra troietta vogliosa: lei si chiama Cinzia, e con quel suo volto all’apparenza tranquillo e sereno, nasconde in realtà una voglia incredibile di trasgressione e di piacere, di quelle capaci di far dimenticare ogni altro tipo di discorso.
E così, dopo esserci frequentati per un paio di settimane senza che si concludesse però granché, salvo qualche limonata in giro e un paio di pompini che mi ha tirato con l’ingoio, il grande giorno è finalmente arrivato un venerdì: avevo preso libero per trascorrere un week-end lungo, e così, verso pranzo ero andato a trovare Cinzia, per invitarla appunto a fare una gita fuori porta e mangiare qualche cosa altrove.
Faceva già abbastanza caldo, al punto che lei era vestita con un vestitino leggero e soltanto un paio di sandali, che la rendevano particolarmente sexy ed irresistibile, considerando come alcune trasparenze mettevano ben in risalto il suo perizoma e quel bel culetto sodo che nascondeva, e che non ha mai messo troppo in evidenza nemmeno in precedenza, lasciando solo immaginare quanto potesse essere figa in realtà questa troietta in calore.
Così dirigendoci verso le colline, per trovare un angolo di relax sotto alcune piante, parlando con Cinzia mentre guidavo, mi son reso conto di quanto avesse una voglia tremenda di scopare, quel giorno, e di come facesse di tutto per fare delle allusioni e doppi sensi di vario tipo, quasi come se non aspettasse altro che il momento in cui io mi lasciassi andare e le proponessi veramente di farci una bella trombata, addirittura in macchina.
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In pineta godendo con Cinzia
Dopo esser arrivati ad uno spiazzio carino, con un bel panorama e sotto alcuni pini, ci siamo un attimo rilassati: messa a terra una stuoia, Cinzia si è subito sistemata vicino a me, guardandomi con quegli occhioni pieni di desiderio, e a un certo punto, dicendomi proprio che voleva che la trombassi proprio in quel posto, sotto i pini, perché non poteva più aspettare, aveva una voglia tremenda di sentirsi il mio cazzone dentro la sua figa.
Così le ho sfilato il perizoma, e sollevandole quanto bastava il vestito, ho iniziato a leccarle a dovere quella bella figa, che era ormai più che calda e bagnata, non aspettava e non desiderava altro che avere il mio cazzo: ma con le mie dita, continuavo a tormentarla, e insieme con la lingua, cercavo di rendere più irresistibile il mio massaggio, con Cinzia che ormai continuava ad annuire e ad ansimare per il ritmo godurioso dei preliminari.
Non vedeva l’ora di avere tra le mie mani il cazzo, e così, dopo aver leccato per bene la fighetta, mi son spogliato a mia volta, e saltandole sopra, le ho messo il cazzo letteralmente davanti alla bocca, con lei che ha preso a spominarlo, leccarlo, mordicchiarlo, in un indiavolato preliminare che la vedeva ormai fuori controllo, desiderosa di essere trombata per bene, proprio lì in mezzo, senza alcun freno inibitorio.
A quel punto, Cinzia mi ha chiesto esplicitamente di scoparla, e così, sollevandomi l’ho messa a pecorina davanti a me, e pian piano le ho infilato il mio cazzone nella sua figa: e quanto mi è piaciuto sentirlo là dentro, mentre lei non voleva che mi fermassi per alcuna ragione al mondo. Però io avevo voglia che fosse lei a trombarmi, così, le ho detto di sbattere le mie chiappe su di me, e di trombarmi il cazzo impietosamente come desiderava.
Cinzia non s’è fatta pregare e ha iniziato a trombarmi sempre più in fretta, godendo e trattenendo dei gridolini, quasi piangendo per quanto le piaceva il cazzo dentro, e si è lasciata andare sempre di più, implorando che non finisse mai, che non ne avrebbe mai avuto abbastanza del mio cazzo dentro di lei, e che anzi, me l’avrebbe preso e ripreso in bocca, culo e in figa, per quanto era disperatamente vogliosa di assaporare il piacere del sesso.
Mi son lasciato sopraffare dal suo ritmo sempre più aggressivo, al punto che ormai quasi anche i miei coglioni erano dentro le sue grandi labbra, e la cosa mi faceva sempre più eccitare: con il pollice nel suo culo, quindi, ho preso a farla godere ancor di più, mentre iniziava a dirmi che era la mia puttana, e che non voleva altro che sentire la mia sborra colare nella sua figa vogliosa, continuando a trombarmi con forza.
Mi fece venire talmente tanto, che mentre rallentava le stantuffate in figa, sembrava che la sborra colasse fuori da quella meravigliosa fessura per il paradiso: ci fermammo un attimo, eravamo sudatissimi, e mi disse che avrebbe voluto il resto dopo pranzo, e che non si sarebbe accontentata di averlo in figa, ma che come minimo l’avrebbe dovuto avere in bocca e in culo…
Troia a focosa, vogliosa ed irresistibile: in poche parole, Antonio si è sbattuto una tipa da antologia, condividendo con la community un racconto erotico veramente indimenticabile. Non lo credete pure voi?
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Una giornata hot con Cinzia la vogliosa di sesso, di Antonio di Pesaro.
Prima edizione: aprile 2015, by Atlantia Media.
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