Ho scopato piacevolmente con Maura al fiume
Verso gli inizi di settembre, per puro caso, un giorno mi sono incontrato con una tipa interessante: stava cercando un parcheggio pure lei in centro, ma io, di fronte alla sua eleganza, non ho potuto fare a meno di permetterle di passare per prima: il mio gesto di cavalleria l’ha colpita positivamente, con il risultato che poi lei stessa mi ha ringraziato, quando ci siamo trovati di fronte all’entrata, e da lì ne è nata una piacevole conversazione.
Amante della letteratura e della pittura, questa simpatica e giovane donna, non ha declinato il mio invito ad un caffè insieme: così, ci siamo concessi un momento di convivialità, e quindi, tra una chiacchiera e l’altra, ho saputo di più su di lei, giungendo alla conclusione che potesse essere davvero una tipa molto interessante e con la quale valesse davvero la pena di conoscersi un po’ meglio, con il risultato che siamo finiti pure a cena insieme.
La serata è stata davvero indimenticabile, finché è arrivato il momento di andarcene a casa: nonostante tutto, avevamo ancora voglia di trascorrere del tempo insieme, così, mi ha invitato a finire la serata da lei, per un drink insieme. Il suo appartamento mi è subito piaciuto, così come i suoi gusti, che mi sembravano fin troppo affascinanti perché non approfondissi la conoscenza di una tipa dal così grande – ed oscuro – fascino.
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Con una passione per il sesso all’aperto
Dopo aver chiacchierato a lungo, arrivata la mezzanotte, mi sono quindi avviato verso casa: ci siamo poi dati l’appuntamento per due giorni dopo, perché saremmo andati a prendere un po’ di sole al fiume, per trascorrere una giornata differente dal solito. Una volta arrivati sul posto, ci sistemammo in un’area un po’ discosta, dove si poteva godere di un po’ di frescura e, nello stesso tempo, pure di privacy.
Maura era già allegra, e prima che iniziassimo a mangiare, fingendo di fare per una svista, mi toccò il cazzo con la sua mano sinistra: ce l’avevo già duro, e accorgendosene, ha scherzato dicendo che non sapeva di avere il potere di farlo indurire con un solo tocco. Per risposta, le dissi che quello era il risultato ottenuto solo a guardare una tale bellezza: di colpo, disse che mi avrebbe scopato lì all’aperto, se avessi continuato a parlare così.
La provocai, finché con una decisione che mai avevo visto in una tipa, mi si mise direttamente in faccia: si scostò il costumino, e si fece leccare la figa, dicendomi che non si sarebbe levata di lì per almeno cinque minuti, perché aveva voglia di farsela leccare da uno come me. Non mi opposi e mi diedi da fare, con lei che iniziava ad eccitarsi sempre di più, godendo come una vera troia, finché si sollevò e quindi si preparò a trombarmi.
Mi segò per qualche istante il cazzo, e una volta sentito bello duro, si appoggiò sopra di me, iniziando a piegarsi sulle ginocchia per fottermi su e giù, e godendo ancor di più come una puttanella in calore, una cagna che non voleva altro che il cazzo. La sentivo eccitarsi, godere sempre di più, mentre si lasciava impalare dal mio cazzo duro, e di tanto in tanto, lo prendeva in mano e lo estraeva, per scuoterlo sul suo clitoride come uno sfollagente.
Maura si eccitava, diceva che stava per venire, e dopo una decina di penetrazioni, continuava a tirarlo fuori e a sfregare la cappella sul clitoride: ripeté questi gesti almeno per tre volte, quindi, inforcò nuovamente il mio cazzo, e stavolta andò avanti a trombarselo per bene, finché a un certo punto iniziò a godere ad alta voce, e finalmente venne in un crescendo di versi, gemiti ed ansimare che mi eccitarono in una maniera incredibile.
Mi chiese se ero già venuto, e le dissi di no: quindi se lo rimise dentro e riprese a scoparlo, sempre più velocemente, poi lo levò e me lo segò con un ritmo che mai avevo goduto prima, per poi rimetterlo dentro e fotterlo su e giù, e di nuovo tornando con la sua mano a segarmi velocemente, finché finalmente venni abbondantemente, spruzzando sborra da tutte le parti come un idrante impazzito, dopo aver goduto così tanto.
Maura era soddisfatta: quindi ci sedemmo tranquilli e, poco dopo, pranzammo all’aperto. Avevo scoperto che aveva una passione in comune con me…
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Il fiume, il caldo, le giornate piene di desiderio: Gaetano sa bene come far godere Maura, e il suo racconto erotico ne è la migliore prova.
Una giornata al fiume con Maura, di Gaetano di Forlì.
Prima edizione: dicembre 2015, by Atlantia Media.
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Ci vado anch’io al fiume la prossima settimana…chissà se ci scappa qualcosa???