Il giusto relax sullo scoglio con lei
Quella meravigliosa mattinata al mare non poteva che essere la migliore occasione per un po’ di relax, senza pensare davvero a nulla: mi bastava restarmene un po’ da solo, senza far chissà che cosa, perché ciò di cui avevo proprio bisogno era del tempo tutto per me, trascorso così a guardare in aria, meglio ancora se in un’atmosfera rilassante come quella di quel giorno, così idilliaca al punto da non sembrare vera.
Eppure, quel giorno mi aspettavo di fare un incontro indimenticabile, qualche cosa che avrei potuto raccontare per un bel po’ di tempo: e in effetti, quel giorno andò proprio così, mi sedetti al mio scoglio preferito per trascorrere un po’ di tempo in bilico tra terra e mare e, dopo un po’, si materializzò poco distante una bella figona, con un culone e due cosce di quelle che solo a vederle faceva venire voglia di farsi una bella ed indimenticabile trombata.
Lei aveva un costumino di quelli stretti al punto giusto, una via di mezzo tra un tanga e un perizoma, che metteva bene in evidenza quel suo culo provocante, che mi sarei sbattuto sul cazzo per ore e ore, desiderando di sentirne tutto il calore su di me, e poi, volendo sentire quel meraviglioso rumore di chiappe che sbattono, godendo e facendomi godere, mentre all’orizzonte c’era tutta la magia di un mare veramente splendido, e in lontananza, gli altri bagnanti si concedevano un po’ di relax tra la spiagga e la riva, immersi nell’ozio.
Quando Elena si fermò di fronte a me, facendomi ombra mentre mi rilassavo, sollevai lo sguardo e la salutai: lei mi rispose con aria divertita, guardandomi divertita, e io le dissi “non male questo posto, vero?” e lei rispose “sì, è il mio preferito: di solito infatti mi ci metto io” e io le risposi “ah, allora oggi ti ho rovinato i piani per una bella giornata di relax?” e lei sorridendo disse “beh, un po’ sì…” aggiungendo quindi uno “scherzo, dai, a chi non piacerebbe sdraiarsi in questo meraviglioso angolo, lontano da tutti e da tutto, prendendo solo il sole e godendosi questo paradiso?” e le risposi io di rimando “beh, non si può dire che tu non abbia ragione, sai,…” e dissi ancora “non mi hai detto come ti chiami…”
Lei mi guardò sorridendo e mi disse “e tu chi sei?” al che io risposi “Mario, piacere” e lei “Elena, piacere tutto mio” e abbassò gli occhi quasi come se fosse un po’ intimidita dalla situazione venutasi a creare, mentre io la invitavo a sdraiarsi pure lei, e anzi, le dissi, “dai, sdraiati pure tu, tanto c’è spazio per tutt’e due” e lei senza dire altro mi guardò di nuovo, sorridendomi, e poi mi disse “dai, sei troppo ospitale per resisterti”.
Quindi mi si mise proprio vicino e mi disse “ti piace la mia compagnia?” e io le dissi “non ci potrebbe essere una compagnia migliore al mondo” e lei rise, e mi disse “troppo gentile Mario, non esagerare che poi me la tiro” e io le dissi “beh, se te la tirassi, a differenza di tantissime altre, non ti si spezzerebbe certo in mano” e lei di nuovo “troppo buono, tu mi lusinghi così” e io le dissi “è soltanto la verità” e poi lei mi disse di nuovo “come il fatto che vorresti scoparmi, vero? E dal primo momento che mi hai visto che lo vuoi!”
Una donna davvero libera e desiderosa di sesso
A quel punto rimasi talmente sorpreso che la guardai e le dissi “Sei la prima tipa che incontro nella mia vita così libera, Elena: vuoi che ti dica la verità?” e lei disse “solo quella” al che le risposi “ebbene, dal momento in cui ho visto quelle chiappe magnifiche e quelle cosce, ho fatto tanti di quei pensieri su quanto potessi essere affascinante e passionale, che mi son sentito vibrare il cuore dall’emozione” e lei mi guardò sorridendo, e senza dire parola, mi infilò la sua mano nel costume, cercando la mia cappella, e cominciò a stimolarla tra le dita.
La guardai e le dissi “mmmm, Elena, questa sì che è vita, tu, il mare, il sole…” e lei rispose “il mio culo, la mia figa, il tuo cazzoo…mmmmmm” e quindi mi abbassò il costume, e poi, si sfilò pure lei il costumino, e quindi anche il reggiseno, e me la trovai nuda sopra di me, mentre mi diceva “mmm, se è asciutta, godi di più” e io la guardai ancor più provocato, sapendo che ero ormai sul punto di esplodere, e le dissi “dai, scopami Elena, voglio che lo fai” e lei non si fece pregare di più, saltandomi sopra e infilandosi il cazzo in quella figa meravigliosa.
Di fronte a me avevo il suo volto, mentre cercava le mie labbra, e mi guardava con quell’aria davvero piena di passione e desiderio, con un’espressione di estasi, mentre sentiva il mio cazzo tra le sue gambe, e le mie mani cercavano le sue tettone golose, che non avrei mai mollato per nulla al mondo, mentre lei cominciava a scoparmi per bene, facendomi godere con quei movimenti lenti ma profondi.
“ahhh siiii Elena, mmmmmm, quanto mi scopi bene, Dioo quanto godooo” e lei “ohhh, Mario, ohhh siii, mi piace il tuo cazzoo, ohhh, dammelo tutto” mentre inforcava il mio cazzo scendendo su tutto, prendendolo tutto dentro, mentre si eccitava come una porca. Poi io le dissi “Elena, ti piace farlo anale?” e lei mi disse “si, il culo aperto mi piace, dai, adesso continuiamo di lì” e quindi, sollevandosi, si posizionò il cazzo sul buco del culo, e poi, con un lento movimento, discese sul mio uccello, fottendomelo divinamente mentre spingeva sempre più in giù.
La mia mano continuava a stimolarle la figa, mentre lei godeva ed ansimava, e pure io ero già su di giri, pronto a lasciarmi andare alle sue spinte più decise: Elena mi scopava sempre meglio, il mio cazzo era nel suo culo stretto e caldo, e sentivo le sue chiappe sbattere su di me, proprio come lo avevo immaginato, e godevo il doppio. Poi Elena venne, squirtandomi sulle dita, mentre io, sotto le sue ultime spinte decise, lasciai una lunga sborrata nel suo culo, pregandola perché continuasse a fottermi per farmi uscire anche l’ultima goccia…
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Mario ne ha approfittato della giornata di relax e si è gustato per davvero la sua trombamica vogliosa: e a voi cosa ne pare del suo racconto erotico?
Un po’ di relax sullo scoglio con lei, di Mario di Novara
Prima edizione: Gennaio 2016, by Atlantia Media.
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