Sapeva fottermelo con il suo culo rovente
Tatiana mi sembrava una di quelle classiche stronzette, e troiette, che erano pronte ad usare gli amici fino al punto giusto, per poi scaricarli e mandarli a fanculo: sempre tirata, al limite dell’antipatia, questa tipa non era di certo il massimo della vita per il suo modo di fare, soprattutto per chi non la conosceva abbastanza bene, e che a prima vista, potevano ritenere che fosse davvero una cogliona da lasciare sulla sua strada, senza nemmeno prenderla in degna considerazione.
Eppure, a forza di frequentarci, con il passare del tempo, ho capito che in realtà Tatiana era così all’apparenza, quasi come se volesse difendersi dai troppi scocciatori – e approfittatori – che avevano trovato in lei una persona capace di ascoltare e di dare una mano: e dopo aver capito la sua vera natura, infatti, ho preso a frequentarla e a condividere con lei delle belle giornate, scoprendo come fosse felice di poter contare su un amico, una persona che conosceva già da tanto tempo.
In effetti, anche con sua sorella, avevamo studiato insieme sin dalle medie, e così, con il passare del tempo siamo diventati compagni di (dis)avventura a tutti gli effetti, condividendo tante storie, le più belle e anche le più brutte, fino a quel venerdì sera di due settimane fa, quando, ormai dopo aver finito la settimana di studio, Tatiana ne aveva talmente piene le palle che, a un certo punto, si è messa a ballare come una cubista per la stanza, provocandomi con i suoi sguardi e i suoi gesti.
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Una bella scopata in quel culetto stretto
Verderla muoversi in quel modo, mi ha fatto subito eccitare, al punto che mi son tirato fuori il cazzo dai pantaloni e stavo per iniziare a segarmelo: ma lei, vedendomi in quello stato, mi ha detto che non mi avrebbe lasciato con l’uccello in mano, e che si sarebbe preoccupata lei di farmi vedere che cosa sapeva (e voleva) fare, ma in modo veloce e senza troppi preliminari, perché non aveva una grande voglia di passare del tempo a prendersi in bocca il mio cazzo e a succhiarlo.
Dopo averlo leccato velocemente, infatti, si è lasciata spogliare da me e, quindi, accomodandosi sulla tavola, ha divaricato le gambe in modo sufficiente a farsi trombare dal mio cazzo voglioso: eravamo ormai entrambi nudi e, di fronte a quella bella scena, con il mio cazzo inumidito al punto giusto, mi son fatto strada pian piano nel suo culo, perché volevo proprio sentire quanto fosse stretto e potesse farmi godere, sicuramente più di tante fighe ormai sfondate dai tanti cazzi presi.
Così, sentendosi il cazzo in culo, Tatiana si è un po’ eccitata, ma poi, alla prima spinta mi ha fermato, insistendo dicendo che le faceva male, ripetendo “ahia, ahiaaaa, ahiaaaaaa, fermati!”, finché mi son un attimo fermato, e le ho detto che era davvero troppo irresistibile quel culetto, per non trombarlo in maniera soddisfacente. Dopo avermi guardato con quella faccia da troia, ed essersi riallineata, mi ha detto che ora potevo spingere e farlo entrare tutto, perché era pronta a farmi godere.
Il mio cazzo era divinamente preso in quel culo caldo e stretto, e mentre spingevo pian piano, mi sentivo quasi in paradiso ad ogni penetrazione, assaporando delle sensazioni che non potevo descrivere per quanto belle ed intense, finché a un certo punto, ho spostato anche il mio uccello dentro la sua fighetta vogliosa, e l’ho sentita lasciarsi andare, e poi, dopo almeno una decina di penetrazione e una bella passata al suo clitoride con le dita, sono tornato nel suo culo stretto.
Questo alternare continuo di culo e figa mi stava letteralmente facendo perdere la testa, perché mi spingeva a provare delle sensazioni più forti, e poi a rilassarmi, e quindi a tornare nuovamente alla carica, spingendo ben bene il mio bel membro caldo dentro di lei, e tra un passaggio e l’altro, non perdevo tempo per continuare a torturarle quel clitoride, ormai quasi prossimo a diventare rovente, e a farla scatenere in un orgasmo paragonabile ad un vero e proprio uragano di piacere.
La feci venire, intensamente, e poi continuai a spingerlo un po’ dentro e fuori, e infine in culo, finché mi liberai finalmente di tutta la sborra che avevo nelle palle, facendola colare in quel bel culetto stretto e caldo. Tatiana mi guardò soddisfatta, e mi disse che ero proprio un porco, che non poteva immaginarsi che fossi così voglioso di trombarla in culo e in figa, e soprattutto, che potessi svuotarmi i coglioni dentro di lei in quel modo così abbondante…
La guardai, le dissi che era incredibile potesse essere così capace di entusiasmarmi così tanto: e che non avrei potuto fare a meno di lei tanto a lungo.
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Aldo continua a farti fottere il cazzo dal culo di Tatiana e, ogni volta, non dimenticarti di raccontarci con una bella storia hard quanto ti è piaciuto.
Tatiana amava fottermelo con il suo culo rovente, di Aldo di Bergamo.
Prima edizione: marzo 2016, by Atlantia Media.
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