Michi la culona sporcacciona e vogliosa di sesso
Tra le tipe della nostra compagnia, Michi era sicuramente una di quelle che non si preoccupava troppo di esser seria e, soprattutto, era una di quelle che non voleva perdere nemmeno un istante per assaporare il piacere erotico, andando alla scoperta di nuove e continue avventure, capaci di trasmetterle quel senso di vitalità, quel desiderio di esser sempre pronti a condividere il godimento con qualche persona focosa.
E tra le conoscenze della compagnia, anch’io rientravo sicuramente tra quelle più promettenti ed interessanti per questa culona, che infatti, una sera mi ha abbordato mentre stavo parlando con un paio di amici, e stavamo pianificando una bella uscita per farci delle birre e una chiacchierata insieme: Michi era là, che sculettava in maniera evidente, nonostante il suo fondoschiena fosse abbastanza abbondante e non in formissima.
Mi guardò con quel suo sguardo da tipa vogliosa di sesso, senza dire grandi cose, tuttavia, facendomi capire che era arrivato il momento di conoscerla meglio anche da un altro punto di vista, vale a dire, quello dell’erotismo: e nonostante lei fosse appunto non fighissima, la cosa mi pigliava parecchio, perché mi immaginavo come dovesse trombare bene e sentirsi bene il suo culone mentre fotteva il mio cazzo desideroso di esser scopato.
La presi per mano e, quindi, salutando un attimo i nostri amici comuni, andammo a fare due passi per trovare un angolo un po’ appartato in cui lasciarci andare ai nostri desideri, senza pensare a chi c’era attorno, pronto magari a fare la morale o a rompere le palle con le solite stronzate: trovata una panchina abbastanza nascosta, Michi si è lasciata andare e non ha voluto perdere troppo tempo, sedendosi sopra di me e dicendomi delle sue voglie.
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Michi la culona che voleva il cazzo
Con il suo culone appoggiato sul mio cazzo, già mi sentivo ormai pronto a farmi scopare a dovere, ma eravamo ancora vestiti: non restammo a lungo così, perché Michi volle subito spompinarmi, e mi disse di darle il cazzo, ché lo voleva da matti, e soprattutto non poteva fare a meno di succhiare una cappella, per sentirsi viva e provare qualcosa di nuovo, facendomi un bel pompino lì, in mezzo al giardino pubblico.
Le diedi il mio cazzo, che volle subito con decisione, e iniziò a metterselo ben bene tra le labbra, a farlo roteare, a giocarci e a stuzzicarlo in tutti i modi possibili ed immaginabili: Michi, me lo disse, voleva che le sborrassi in bocca, riempiendola con la mia sbroda, per farla sentire soddisfatta e, soprattutto, perché potesse finalmente poi prepararsi a montare il mio bel cazzone per un buon quarto d’ora di piacere senza freni né limiti.
Dopo avermi fatto venire tra le sue labbra ed essersi fatta poi riempire la faccia di sborra come una troia, Michi mi saltò sopra con la sua figona, e iniziò a scoparmi: mi piaceva da muorire sentire il suo culo pesante su di me, perché mi faceva provare qualcosa di avvincente e di piacevole allo stesso punto, considerando come in fin dei conti quei chiletti di troppo si riflettevano proprio nel fatto di sapermi scopare con più peso.
Più mi scopava e più mi eccitavo, al che, le misi il mio indice nel culo e Michi si lasciò andare: iniziò a sospirare e a gemere, iniziò a godere e a volere sempre di più il cazzo, e dopo qualche istante venne, quasi singhiozzando, dicendomi che voleva di più, voleva tutto il mio cazzo per lei, e non dovevo smettere di scoparla fino al suo secondo orgasmo, perché sarebbe voluta venire per la seconda volta su quella panchina.
Le dissi che l’avrei accontentata, ma soltanto se mi avesse scopato come piaceva a me: mi sistemai in modo tale da fare il ponte tra panchina e pavimento, e le dissi di appoggiarsi con i piedi e le gambe divaricate sulla panchina, e quindi di darmi le spalle e schiantare il suo culo sopra di me. All’inizio fece un po’ di fatica per realizzare questa posizione, ma subito dopo, Michi ci prese confidenza e iniziò a scoparmi vigorosamente.
Mi piaceva di brutto sentirla scoparmi e fottere sempre più in fretta, e più la sua figa si bagnava, e meglio scivolava il mio cazzo dentro, sentendo un piacere indescrivibile, finché, dopo qualche minuto, mi fece venire di nuovo, sborrandole dentro, mentre nel frattempo la mia sborra colava fuori sul cazzo, che sembrava una candela piena di cera, la cera del piacere erotico che Michi sapeva bene come stimolare a dovere…
Bravo il nostro Elia a godersi per davvero la vita con una tipa così desiderosa di trasgredire, pronta ad accoglierlo sia davanti sia dietro: continua così e ci regalerai chissà quanti altri racconti erotici amatoriali troppo hot!
Michi la culona sporcacciona e vogliosa di sesso, di Elia di Roma.
Prima edizione: aprile 2015, by Atlantia Media.
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Ma quando l’hai sfondata era bella pulita???