Mi son trombato quella porca della figlia della teacher, Laura

A inglese, avevo una prof piuttosto affascinante e piacevole, che si presentava sempre vestita in modo provocante e sexy, con quel fisico snello. A colpire della Teacher, era soprattutto il suo saper essere sempre perfetta, con quei capelli curati e il suo modo di essere sempre alla moda e curatissima.

E ogni volta che arrivava in classe, il tintinnio dei suoi ninnoli, nonché bracciali di oro, richiamava subito l’attenzione di tutti noi, muovendosi in modo sinuoso ed elegante tra i banchi per raggiungere la cattedra. Una volta, mentre ci stava spiegando un nuovo argomento, improvvisamente qualcuno bussò alla porta: e subito dopo, ad aprire la porta fu una bella ragazza bionda.

Dalle file in fondo, partì qualche apprezzamento, al che, la teacher rispose con un tono in bilico tra l’appagato e il finto infastidito, dicendo che si trattava di sua figlia.

Che strafiga di figlia che aveva la teacher

Inutile dire che, nonostante tutto, i commenti rimasero tali e si ebbe modo di sottolineare, con un po’ di spavalderia, quanto fosse figa questa ragazza. Rivolgendosi a noi, la teacher volle sottolineare quanto fosse indelicato parlare in quei toni di sua figlia: io, solo nel vederla passare di fronte al mio banco sculettando, me lo sentii diventare duro.

Non potei più fare a meno di fantasticare di questa bella fighetta, così affascinante: e così, quando qualche giorno dopo incontrai la teacher con sua figlia davanti al gelataio, fissai a lungo entrambe. Ma la mia sorpresa più grande fu nel vederla girarsi: la figlia della teacher aveva un culo irresistibile, a mandolino, che i suoi leggings neri sottolineavano in una maniera veramente unica.

Si muoveva in un modo unico, sculettando alla grande, e non appena mi notò che le fissavo il culo, mi fece l’occhiolino e, con un gesto, mi fece capire che ci saremmo incontrati dopo. La vidi incamminarsi verso la scuola, con sua madre davanti, e che a un certo punto la salutò: la teacher si avviò verso la casa, mentre che, sua figlia salì le scale e raggiunse poi il secondo piano.

Là sopra c’erano le aule di scienze, e tra le altre cose, anche degli armadietti per riporre libri e quaderni: così, quando me la trovai di fronte, mi sorrise e mi salutò, dicendomi che era stanca per lo studio.

Con quella splendida bionda nel cesso

La presi per mano, scherzosamente, e vidi che anche lei desiderava tutto ciò: così, quando passammo davanti al bagno, mi guardò vogliosa e, siccome c’era proprio un bagnetto separato con tanto di serratura e porta chiusa a chiave, entrammo di soppiatto. Mi slinguazzò focosamente, e quindi si sfilò reggiseno e maglietta, e mi mise letteralmente in bocca quelle tettone generose e provocanti. Ci fermammo un attimo, e una volta sentito che tutti erano rientrati nelle aule, decidemmo di andare oltre.

Lei mi abbassò i pantaloni e i boxer, mi afferrò letteralmente il cazzo e me lo succhiò come un chupa chups, senza sosta, ingoiandolo in quella bocca accogliente e desiderosa. Io la pregai di levarsi i suoi leggings e il perizoma, e lei non oppose resistenza: sentii la sua figa bella bagnata, e quando la leccai, mi sentii subito preso dentro a un gioco eccitantissimo.

Poi, mi disse di sedermi alla tazza del wc, tirò fiori un preservativo dalla borsa, lo aprì, e me lo srotolò sul cazzo con la bocca, eccitandomi ancor di più con quel gesto che ritenevo provocante. Mi chiese di sputare sulla sua figa, lo feci, e quindi mi montò sopra, abbassandosi in modo deciso sul mio cazzo, fottendomelo in modo deciso, stretto nella sua piccola figa incendiata di piacere.

Mi scopò così almeno per un paio di minuti, dopodiché volle cambiare, e si voltò al contrario, mostrandomi il suo bel culetto e lo spacco della sua figa, mentre si apprestava a infilarsi il mio cazzo. Mi provocava talmente tanto a quella vista, e se ne era accorta, che mi propose di scattare qualche foto di lei mentre si infilava il mio cazzo proprio lì, per apprestarsi poi a fottermelo.

E quanto mi piacque il momento in cui andò dentro: le presi il culo e lo spostai verso il basso, per fottermi completamente, lei se ne accorse, e iniziò a cavalcarmi scendendo in profondità con la sua figa, fino a divorarmi il cazzo davanti agli occhi. E fece salire il ritmo della scopata facendo sbattere rumorosamente il suo culo su di me, eccitandomi ancor di più con quel suono inconfondibile del piacere, nonché con lo sgusciare della mia cappella dalle sue grandi labbra.

Mi fece venire mentre mi cavalcava: riempii il preservativo di sborra fino a farla colare sulle mie palle… la figlia della teacher si voltò, mi guardò soddisfatta, e mi disse che ci saremmo fatti tante di quelle altre scopare, anche a casa sua…

Una troia, figlia della professoressa, che si fa valere quando si tratta di giocare con il cazzo del suo trombamico: ecco gl’ingredienti perfetti per una storia erotica irresistibile.

Laura quella porca vogliosa figlia della teacher: di Dani di Grosseto.

Prima edizione: febbraio 2015, by Atlantia Media.

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