In vacanza si cucca

Quella gnocca cucca tanto

Lo sapete bene che quando si va in vacanza all’estero è d’obbligo cuccare! Così, oggi, ho deciso di raccontarvi la mia esperienza con un’argentina che ho incontrato in Spagna, nel mese di giugno. Anche lei, proprio come me era in vacanza con amiche e si divertiva a trascorrere le serate in spiaggia, tra la musica e le passeggiate in riva al mare.

Io con i miei due compari, Alessandro e Matteo, passeggiavamo sempre con una birretta in mano, dato che il caldo si faceva sentire, e buttavamo pure gli occhi sulla “merce” che girava sul litorale. Così, Jennifer l’avevo vista diverse volte ed una sera – incoraggiato anche dai miei amici – mi feci avanti chiedendole se le andava di fare una passeggiata insieme a me, da sola.

Lei era splendida, capelli lunghi, occhi castani ed una bocca carnosa che faceva impazzire tanto quanto il suo culo che, peraltro, lasciava sempre ben in vista con i lenggins bianchi o grigi. Una mattina, tra l’altro, l’avevo pure vista sulla spiaggia mentre faceva stretching e non vi dico la voglia matta di andare lì e piazzarle una mano su quelle chiappe così sode. Fino a quel momento era stato solo un desiderio, che poi si è pure avverato!

Così, quella stessa sera dopo esserci salutati con i nostri rispettivi amici ci siamo messi a passeggiare sulla spiaggia, con un drink. Quella sera era splendida, il cielo era pieno di stelle e pochissima gente si avventurava sulla sabbia, mentre i più coraggiosi si facevano pure un bagno al chiar di luna. Noi, però, non avevamo voglia di un bagno in mare, ma solo di divertirci e trascorrere un’indimenticabile serata focosa.

Stretti nella cabina della spiaggia

Entrambi ci guardavamo con sguardi piccanti, parlavamo in spagnolo – o quanto meno io cercavo di cavarmela – ed entrambi avevamo voglia di sesso senza alcun impegno. Così, lei afferrò la mia mano e mi disse di seguirla verso la spiaggia privata. Io non conoscevo quell’angolo di spiaggia perché eravamo piaggiati nella spiaggia libera solitamente.

Così, senza perdere tempo, mi portò all’interno di una cabina da spiaggia – sì, quelle dove ci si cambia e lo spazio non è assai – e mi spinse verso il muro. Non entrava molta luce, ma quella necessaria per capire dove mettere le mani e che cosa fare.

Lei, difatti, non aspettò un attimo e non appena la cabina fu chiusa dall’interno, mi sbottonò i pantaloni, li calò insieme agli slip e si abbassò per prenderselo tutto in bocca. Quelle splendide labbra iniziarono a succhiarmi dapprima le palle e poi salirono lentamente lungo il mio cazzo; questo fu ingoiato subito e con il suo piercing gelido iniziò a giocarellare intorno alla mia cappella, sempre mentre me lo succhiava dannatamente. Il suo muoversi su e giù come una dannata, alimentava il mio spirito da sesso selvaggio e così dopo un po’ la feci alzare e l’attaccai contro la cabina.

Le abbassai i leggings e la feci girare per iniziare a morderle quel culo così rotondo e perfetto. Nel frattempo però le trapanavo con due dita la figa. Lei si agitava ed ansimava a tutto andare, ma io la volevo ancora più porca ed agitata di come era. Mi piaceva troppo sentirla respirare come una matta e così a quel punto la rigirai di nuovo, mi abbassai e mi misi a giocare con il suo clitoride leccandolo vigorosamente.

Jennifer sembrava impazzire quando glielo ciucciavo forte e così a quel punto ho deciso che era arrivato il momento giusto per scoparmela nella figa. La presi in braccio e me la iniziare a fottere con un dannato, cercando di farle entrare tutto il mio pisello nella sua figa bollente. Per aiutarmi, poi, mi sono seduto su un piccolo sgabello che giaceva in un angolo e l’ho continuata a sbattere, alzandola ed abbassandola, con i suoi piedi piazzati sulle mie braccia.

Cazzo quanto godevo con quella figa così bollente, eccome se godevo!

Ho continuano ancora un po’ a fottermela così, però, non ero ancora soddisfatto e così l’ho anche inculata: ho messo dapprima la punta del mio cazzo nel suo culo e sentendola mugolare mi sono fatto indietro, ho sputato sul suo buco, e poi ho dato di brutto in avanti. Lei si è leggermente lamentata ma poi si è fatta scopare come una porca pure nel sedere, fino a quando non le ho svuotato tutto il cazzo nel suo buchino.

É stata una vacanza indimenticabile!

Le vacanze sono sempre il momento ideale per trombare: e il racconto erotico di Massimo ci conferma questa regola aurea!

In vacanza si cucca sempre alla grande, di Massimo di Bologna.

Prima edizione: aprile 2016, by Atlantia Media.

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