Dovevo soddisfare le voglie della turnista tra un concerto e l’altro
Quando mi hanno chiamato per seguire il tour di quella band americana, non potevo credere che mi sarei tanto divertito a viaggiare da una meta all’altra in compagnia di queste ragazze piene di grinta: sin dal primo incontro, però, mi son reso conto che con loro sarebbe stato tutto diverso.
Affiatatissime, giovani e grintose, le cinque tipe non avevano che occhi per tutte le cose più interessanti del nostro paese: e tra una mangiata epocale e l’altra, le visite nei musei e i giri a fare shopping nei negozi, le mie compagne di avventura americane mi entusiasmavano ogni giorno. Parlando e conoscendole meglio, Sarah, Jessy, Meredith, Brittany e Nikki mi piacevano sempre di più, soprattutto quest’ultima.
Inizialmente non avevo capito che Nikki non fosse proprio parte integrante della band, bensì una turnista di supporto che, con il tempo, si era guadagnata un suo posto: bella e vivace, piena di vita e talentuosa, la ragazza mi travolgeva con il suo sguardo felino. Ogni volta che salivamo sul palco, vederla così piena di grinta e strafiga, era uno stimolo in più a desiderarla, a volermela scopare senza sosta per ore.
La vedevo muoversi in modo provocante davanti a me, ogni sera: si contorceva con la sua chitarra, si lasciava andare a momenti di vera e propria estasi tra un assolo e l’altro, e nei suoi occhi c’era tutta la passione e la vitalità di una giovane donna desiderosa di vivere ogni istante in modo indimenticabile, dedicandosi completamente alla sua passione di sempre, la musica, vivendo del suo grande talento.
Dopo la terza serata del tour, mi son deciso a fare un passo avanti con lei: era appena finito il concerto, stavamo rientrando in camerino, quando preso da un inarrestabile desiderio, le ho dato una clamorosa pacca su quel culo divino. Come ogni sera, era resa irresistibile dai suoi leggings di pelle nera, che le fasciavano quelle gambe e quel culo facendola sembrare ancor più figa di quanto non fosse già di suo: e io mi sentivo esplodere ad ogni passo.
La sonora pacca sul culo fece voltare Nikki, che mi guardò con una faccia incazzatissima, ma poi, si sciolse in una risata clamorosa e si strinse a me: io cercai subito la sua bocca, e la trovai, pronta anch’ella ad abbandonarsi ai miei desideri senza alcun freno. Mi passò la sua piccola mano sul cavallo, e rendendosi che il mio cazzo era già bello gonfio e voglioso, si eccitò mordendosi le labbra e guardandomi con quell’aria da ragazzina hot.
La presi per mano, la portai con me nel camerino, e chiudendo la porta sentii che le altre ragazze della band ridevano perché avevano capito tutto da tempo. Nikki era eccitatissima: le sollevai la maglietta, e assaggiai subito quelle belle tettine che cercava di rendere più esplosive e provocanti. Nel frattempo, il mio cazzo riempiva sempre di più le mutande che a fatica trattenevano le mie voglie, soprattutto vedendola eccitarsi di brutto.
Nikki si contorceva e gemeva già: e quando la sistemai sul tavolino, i suoi occhi si accesero di una passione unica. Le sfilai di dosso i leggings e anche gli slip, e alla vista di quella fighetta bella rasata e vogliosa, mi eccitai ancor di più. Mi lasciai andare in una lunga e profonda leccata, e quella chitarrista piena di passione si lasciò andare in un lungo gemito, affondando le sue unghie nei miei fianchi, desiderosa di tanto godimento.
La sentivo bagnarsi sempre di più, contorcersi in un movimento di piacere che non conosceva fine e, ancora, Nikki gemeva in maniera eccitante: continuò a mugolare finché raggiunse l’apice del godimento, lasciandosi andare in quell’orgasmo esplosivo come pochi. Però la giovane chitarrista non era ancora completamente sopraffatta dal piacere e, infatti, spingendo la mia testa su di lei, mi incitò a leccare di più e a fondo.
Qualche minuto dopo la sentii di nuovo mugolare e, in preda ad un’eccitazione incredibile, esplose in un grido di godimento che mi fece eccitare ancor di più: mi sentivo sempre più preso da questa ragazza e sapevo che sarebbe giunto il momento, di lì a poco, per assaporarne tutta la natura trasgressiva. Quando la sollevai di peso e le dissi che avevo voglia di scoparla, lei mi disse che voleva sentire il mio cazzo dentro la sua figa.
Le strofinai il mio cazzo durissimo sulla faccia, e lei se lo fece scivolare in bocca, assaporandolo come un hot dog: l’eccitazione era tanta che prese a scoparmelo con la sua bocca focosa, facendomi eccitare ancor di più. Quindi lo lasciai scivolare fuori dalla sua bocca e, sistemandola a filo del tavolo, sfregai la sua meravigliosa figa con il mio cazzo duro, per provocarla ancor di più e sentire il suo desiderio sciogliersi sentendo il cazzo entrare.
Lo spinsi dentro senza pietà, sentendola tutta bagnata e calda, ed eccitandomi ad ogni spinta in quella sua meravigliosa fighetta ormai in fiamme per il piacere: Nikki si eccitava, contorcendosi sempre di più, e stringendomi a lei perché potessi entrare fino in fondo nella sua gnocca desiderosa di cazzo. Quindi si sollevò e mi disse che voleva darmela da dietro, e si inchinò per farmi ammirare quel meraviglioso panorama del piacere.
Qualche istante dopo il mio cazzo era di nuovo pronto a stantuffarla, spingendo senza pietà dentro la sua intimità sconvolta da tanto godimento. Quando la vidi passarsi le mani sul buco del culo, capii che voleva qualcosa di più: e a quel punto, le misi il cazzo in mano: senza dire altro, se lo spinse in quel meraviglioso culo, eccitandosi e godendo come una cagna, regalando pure a me un piacere intensissimo facendoselo entrare tutto.
Spingevo dentro di lei il mio cazzo duro e caldo, e desideravo durare il più possibile per assaggiare quel lato trasgressivo di Nikki, ma l’eccitazione era tale che non potei fare a meno di venire dentro di lei, scaricando tutta la mia sborra in quel culo meraviglioso e perfetto nel suo aspetto. Nikki si lasciò andare ad un gemito finale e quando sentì la sborra innondarla, fu davvero l’apice del godimento, un momento di pura estasi.
La guardai, stringendola a me, e ci fermammo un attimo per riprendere fiato: nel frattempo, le sue compagne di band furono alla porta, divertite e allegre per lei, acclamandola letteralmente e dicendole che era arrivata l’ora di andare. Nikki si mise a ridere, mentre si puliva, e dopo essersi ricomposta ed avermi preso per mano, uscimmo insieme mentre le altre ragazze della band facevano una sorta di ola…
∞
Fabio sei davvero un maestro: ti sei pigliato la strafiga della band e non te la sei fatta scappare per nulla al mondo. Sei davvero da manuale, avrai fatto la felicità di tutta la community!
Con la turnista piena di voglie, Fabio di Milano.
Prima edizione: maggio 2019, by Atlantia Media.
© copyright MMXIX by Atlantia Media. Tutti i diritti riservati