Una bella scopata rilassante con quella gnocca incredibile della cugina

Dopo esserci messi insieme con Cristina, e aver trascorso mesi veramente fantastici, un giorno d’estate, è venuto il momento di conoscere la sua cugina Anna, una tipa che non avevo mai visto prima di quell’occasione e che, sin dal primo sguardo, mi ha trasmesso delle sensazioni folgoranti, in grado di prendermi e di non farmi desiderare altro che avere la possibilità di trombarmela, magari in un qualche bel posto perfetto per un’avventura.

Se Cristina era già di per sé una bella tipa, di quelle che sanno sculettare perfettamente e magari giocano anche a misurare un po’ il loro fascino, Anna, era proprio una cosa a sé stante: altezza giusta, gambe in splendida forma, cosce esplosive per quanto erano toniche e, ancora, un culo tondo e sodo al punto giusto, bello alto, di quelli che ti invogliano – e non poco – ad addentrarti nei meandri del piacere del sesso ad esplorare nuove strade.

A completare questo quadro già interessante, si aggiungevano anche un bel paio di tette sode e grosse e uno sguardo da vera vogliosa, sul quale era dipinta l’espressione di una donna che non riusciva evidentemente ad immaginare di rinunciare ai piaceri del sesso e della trasgressione: e ne ebbi la prova, appunto, in un indimenticabile pomeriggio di inizi luglio, quando mi trovai per caso in sua compagnia nella sua casa.

Cristina era appena partita con la sua famiglia per una giornata fuori città, e quella mattina, anche Anna passò di lì per salutarla: e tutto andò bene, finché una volta partita, mi misi a parlare con lei e mi accorsi che, in un modo o nell’altro, lei cercava di attirare la mia attenzione su di sé e sul suo corpo, come se volesse da me qualche cosa di piccante, fregandosene del fatto che fossi il tipo della sua cugina.

Anna non vedeva l’ora di fottermi

Con la scusa di farsi aiutare a sistemare un paio di cose a casa sua, Anna mi ha proposto di andare da lei: io non sapevo che fosse sola a casa e, così, la seguii senza badare troppo a questo aspetto. Una volta giunti nella sua abitazione, e appena entrati, la porta si richiuse dietro di noi, lasciandomi un po’ perplesso sul fatto che avesse così tanta fretta di restare con me in quella casa che ormai avevo capito essere vuota.

Prese così il suo computer, per mostrarmi ciò che non funzionava, e mi invitò a sedermi sul divano: nel mentre ci avviavamo, il mio occhio correva sulle sue curve così provocanti e sode al punto giusto, facendomi venire una voglia incredibile di essere scopato da una troietta così provocante come lei, al che non potei frenarmi e le palpai con decisione il culo, vedendola girarsi con un’espressione da vogliosa dipinta sul volto.

Anna mi disse che sapeva che ero uno che scopava bene, perché in realtà aveva spiato me e sua cugina mentre lo facevamo, più volte: mi si inginocchiò davanti e, sapendo che mi piacevano i pompini, non si fece pregare per prenderlo in mano e farselo scivolare tutto in quella bocca calda e provocante, piena del desiderio e della passione di una tipa che sapeva di essere fin troppo hot e che non voleva per questo motivo perdersi l’occasione.

Con quelle labbra che giocavano sulla mia cappella, non ci mise molto a farmelo diventare di marmo e a farmi desiderare la sua figa: lì di fronte a me, si spogliò dei suoi vestiti, e mi mise letteralmente a mettermi la figa in faccia, facendomi sentire quanto era bagnata e vogliosa delle mie attenzioni, di quelle coccole che desiderava sentire dentro di sé, prima di prendermi il cazzo tra le sue gambe e iniziare a scoparmi divinamente.

La feci venire con la punta della lingua, giocando con quella sua fighetta pelosa, e subito dopo si sollevò e mi mise sotto di lei: eravamo sul tavolo del suo soggiorno, e aprendo le gambe come una farfalla, mi montò sopra facendosi penetrare tutta, godendo subito con il mio cazzo tra le cosce e desiderando di averlo di più, tutto per lei, iniziando a cavalcare con decisione per raggiungere l’orgasmo.

Trombava con una decisione tale che, ogni volta che sbatteva le sue gambe su di me, regalava alle mie orecchie quel magnifico suono delle cosce e delle chiappe che toccano il partner passivo, e più montava sopra, e più la sua figa veniva esplorata in profondità dal mio cazzo insaziabile, che non voleva saperne di uscire dal quel bel buchetto caldo e promettente, che sembrava pronto a regalare emozioni e sensazioni indimenticabili.

Anna continuava a trombare decisa, mettendomi le tette e i capezzoli in bocca, perché voleva sentirsi posseduta completamente: e mentre cavalcava, giocavo con la mia bocca a regalarle sensazioni sempre più intense, al punto che iniziò ad ansimare, gemendo rumorosamente, e desiderando che continuassi a farla godere in eterno, mentre stava venendo con tanta energia per la seconda volta, abbandonandosi al piacere.

E quasi sfinita, mi guardava chiedendomi scherzando quando avessi voglia di venire: le risposi che non avevo fretta e, nello stesso tempo, lei decise quindi di passare alle armi pesanti, infilandosi il mio cazzo nel suo culetto stretto stretto. In un paio di minuti, scopandomelo fino alle palle, e rompendosi letteralmente il culo, mi fece venire riempiendole quel suo buchino così voglioso e pronto a tutto…

Anna voleva tanta di quella panna che non si è fermata e ha fottuto per bene la canna di Enrico: una storia erotica davvero imperdibile per tutti gli amanti del genere degl’intrallazzi familiari.

Con la cugina della mia tipa amante del sesso, di Enrico di Merano.

Prima edizione: giugno 2015, by Atlantia Media.

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