Cinzia una donna di cultura

La donna che voleva il cazzo

Durante l’ultimo anno di università, complice la necessità di fare un tirocinio, ho conosciuto veramente tanta gente e, tra le ultime donne con le quali ho avuto a che fare piacevolmente, posso citare con la massima felicità quella stragnocca di Cinzia, una vera appassionata di arte con la quale ho intrattenuto lunghissime chiacchierate, durante le quali lei mi offriva sempre il suo punto di vista su tantissime questioni artistiche interessanti, affascinandomi con la sua notevole cultura.

Del resto, questa strafiga di Cinzia aveva un bagaglio culturale incredibilmente vasto, capace di avvolgermi in tutti i sensi, regalandomi delle risposte davvero esaltanti in ogni momento della giornata, meglio ancora durante gli aperitivi serali fatti con lei, durante i quali ho potuto apprezzare anche il suo lato umano meno collegato al lavoro, e l’ho scoperta essere una vera e propria festaiola, amante del buon cibo e anche del buon bere, una tipa davvero incredibilmente affascinante.

Un paio di volte siamo anche stati in pizzeria insieme, e ci siamo fatti delle scorpacciate indimenticabili di pizza, di quelle che mi sono rimaste per tantissimo tempo in mente, soprattutto, quando alla fine di una delle ultime serate, mi ha riaccompagnato a casa, ed è rimasta con me a parlare ancor un po’, sul divano, di arte e di tante altre cose, finché poi, quando ormai sembrava inevitabile che ognuno se ne andasse a dormire senza restare oltre, la situazione si fece davvero hot.

Cinzia iniziò a muoversi per il salotto, con quelle movenze sexy da vera ballerina, hot come non mai, con un improbabile twerking che mai mi sarei aspettato di poter ammirare: e in effetti le dissi “Cinzia, ma sei davvero tu?” e lei mi rispose “certo che sono io, non sono solo amante dell’arte figurativa, ma anche di quella… amatoria! Sono anch’io una persona in carne ed ossa, e devo ammetterlo, mi piace ricordarmene” e di fronte a quella sua maniera di porsi, io mi eccitai ancor di più.

Non solo figurativa ma anche amatoria

Eravamo entrambi brilli, non potevamo contenerci per molto tempo ancora, perché guardandoci negli occhi, eravamo presi da una passione davvero irresistibile, da un momento di desiderio erotico che non avremmo mai potuto interrompere né fermare e, così, ci rotolammo allegramente sul divano, e poi per terra sul tappeto, eccitandoci a non finire, con Cinzia che già aveva messo una mano nelle mie mutande, e cercava di toccarmi il cazzo, perché proprio lo voleva assaporare.

Io nel frattempo le schiaffeggiavo il culo, con decisione, perché la volevo a tutti i costi, non potevo accettare che lei non si lasciasse andare ai miei desideri, e così, le davo manate convinte sul culo, e poi, le palpavo le chiappe, eccitandomi quando sentivo che erano belle sode e tonde, perfette per uno come me che non mancava di farsi ispirare da queste strafighe, sognando già quali potessero essere i suoi desideri una volta finiti a parlare di sesso, assaporando quel momento unico.

Cinzia quindi iniziò a sbottonarmi i pantaloni, e poi, guardandomi negli occhi con un’aria veramente vogliosa, mi disse che il mio cazzo doveva farla godere per bene, che non poteva rinunciare a farsi una bella trombata con me, perché era proprio un’occasione d’oro, quella sera, ed entrambi avevamo una voglia incredibile di godere, non potevamo tornarcene a dormire da soli, e così, finalmente decidemmo di spogliarci nel salotto, buttando i vestiti da tutte le parti, e iniziando a correre in giro.

Lei era davanti a me, e correva sculettando, mentre io, rincorrendola, cercavo a tutti i costi di toccarle il culo, perché mi eccitavo e non poco di fronte a quella bella forma tonda: quindi finalmente la raggiunsi, e sollevandola di peso, finimmo entrambi sul tappeto, per poi lasciarci andare in un bel 69, perché entrambi avevamo voglia di esplorare la dimensione erotica, reciprocamente, e volevamo farlo godendo in un momento di intenso relax e di piacere senza alcun limite.

Con il mio cazzo in bocca, Cinzia si rivelò essere una pompinara nata: scendeva per bene con le labbra, mi stringeva il cazzo tra le sue labbra, e me lo fotteva con un desiderio davvero irresistibile, che la spingeva di tanto in tanto anche a leccarlo, e poi, di nuovo ad ingoiarselo tutto quanto, senza alcun ritegno. E io, nel frattempo, continuavo a leccarla dentro, perché adoravo quella sua figa vogliosa, e non potevo pensare che l’avrei scopata senza prima vederla tutta bagnata.

Poi sollevai di nuovo Cinzia, e le dissi che avevo voglia di lei, non potevo resistere oltre: e lei strinse le gambe, e poi, sistemò sulla schiena, e sollevò il culo, e abbracciò le sue cosce per sollevarle meglio, e io finalmente fui pronto ad entrarle in figa, in quella meravigliosa fregna, che era ormai tutta mia e non potevo non desiderare ardentemente di fottere, di sbattere fino a farla diventare infuocata per quanto riuscivo a trapanarla per bene con la mia carica erotica infinita.

La scopavo intensamente, e poi, le toccavo quelle belle tette, ma la cosa più eccitante, era vedere il mio cazzo stretto dentro di lei, e sotto, quel bel buchino del culo che, probabilmente, sarebbe diventato di lì a poco il nuovo capitolo della mia avventura con lei, il massimo della trasgressione che lei avrebbe potuto vivere con me, cosa che avvenne quando, dicendomi che ormai era pronta a venire, mi fece sdraiare, e a sua volta mi montò sopra scopandomi con tutta la sua energia.

Quindi venne, e mi sbaciucchiò tutto, e poi, con un veloce movimento, si sistemò il cazzo in culo, e piano piano, iniziò a scoparmelo: stavo già eccitandomi, e la sentivo sbattere su di me, e poi, cercava anche le mie labbra mentre mi scopava, facendomi ancor di più eccitare, ma il top lo raggiunsi quando finalmente dopo essere stato trombato dal suo culo, non potei che lasciarmi andare, spruzzando la mia sborra nel suo culo caldo, sentendola eccitarsi e gemere mentre le venivo dentro.

Cinzia era davvero esausta quando si fermò, e quindi, fece uscire lentamente il mio cazzo dal suo culo, e poi, mi rimase sopra per un po’, appoggiandosi a me, mentre riprendevamo il fiato dopo tanto piacere vissuto insieme…

Resistere al cazzo era davvero impossibile per Cinzia: e Stefano ha saputo condividere con noi una storia di sesso eccitantissima.

Cinzia una donna di cultura… e di cazzo, di Stefano di Pistoia

Prima edizione: Giugno 2016, by Atlantia Media.

© copyright MMXVI by Atlantia Media. Tutti i diritti riservati

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.