Ambra mi dà il culo di nuovo

Mi son fatto il suo culo

Quel giorno in compagnia di Ambra, che mi era valso una di quelle trombate epocali, non poteva non restare a lungo nella mia mente: e con questa strafiga continuavamo a frequentarci, vedendoci regolarmente, e poi, tutto d’un tratto mi capitò di nuovo un’occasione unica per trombarmela, per godere davvero appieno del suo modo unico di trombarmi, di quella passione per il cazzo che questa tipa non poteva non trasmettermi con quello sguardo voglioso.

Ambra aveva bisogno di una mano per ripetere delle cose che, pur avendole studiate, non riusciva proprio a farsi entrare in testa: desiderava migliorare sul serio, però, allo stesso tempo mi sembrava che avesse un altro tipo di bisogno, di quelli pieni di piacere, perché non poteva fare davvero a meno di assaporare un po’ di relax e di godimento, scoprendo quelle che potevano essere le nuove frontiere dell’eccitazione in compagnia di qualcuno che le piacesse davvero.

Così quel giorno, quando ci incontrammo per studiare, inizialmente le cose andarono come previsto: le ripetizioni andavano alla grande, lei finalmente riusciva a capire, e mentre ascoltava le mie spiegazioni, soddisfatta annuiva con la testa, dicendomi “sei un grande, davvero, non potrei capire meglio queste cose senza il tuo aiuto, sei unico” e poi, guardandomi con quella sua aria da tipa simpatica e piena di vita, mi disse “te la ricordi quella volta a casa mia, vero?! Non ti piacerebbe fare il bis?”

Queste sue parole, dette morsicandosi un po’ le labbra, passandosi la lingua tra i denti, e guardandomi con quegli occhi vogliosi, non poterono che accendere in me un desiderio irresistibile, quello di trombarmi ancora questa vera gnocca in cerca di piacere, e quindi, le dissi “Ambra, non puoi farmi questo, lo sai quanto ho goduto l’altra volta quando mi hai fatto venire due volta, la prima in bocca e la seconda nel tuo culo, una vera favola di quelle indimenticabili per chi ama le sensazioni forti!”

Un’inculata bella profonda e goduriosa

Ambra mi sorrise, poi, divertita disse “lo sai che ti ho fatto perdere la testa, soprattutto quando ti ho fatto venire in bocca: ti piaceva il mio modo di spompinarti, di farti impazzire con la mia lingua sulla tua cappella” e poi, ripensando a quei momenti, aggiunse “certo che poi quando ti ho fatto venire nel mio culo, lì, hai perso davvero il controllo, ti ho visto che eri fuori di te per il piacere, di’ la verità, sentirti trombare dal mio culo è stata una cosa meravigliosa!” e io “Ambra, un vero sogno!!”

Quindi mi guardò il cavallo, e notando che era un po’ più gonfio di prima, mi disse di nuovo “te l’ho già fatto diventare duro solo con le parole, non è vero?! Immaginati quando verrà il resto, perché verrà proprio oggi, come ti sentirai: non vedi l’ora, vero?” e io, sentendo quelle parole, ebbi un sussulto e le dissi “Ambra, dimmi che mi tromberai divinamente come quella volta, perché mi sei rimasta dentro con quelle fantasie divine, quei momenti non potrò mai dimenticarli.

Lei sorrise e disse “Lo so che ti faccio perdere la testa, sono la tua droga, lo so che riesco a farti sentire più vivo” e poi aggiunse “dai che anche oggi ci divertiamo insieme, non ti farò andare via di qua senza che tu abbia sborrato almeno due volte, perché mi piace vederti venire due volte” e poi, senza aggiungere altro, mi si avvicinò, e quindi, si inginocchiò di fronte a me, e aprì i pantaloni, li abbassò, e poi, levando anche le mutande, mi baciò subito il cazzo sulla cappella.

Ce l’avevo già duro e lungo, e per l’eccitazione, mi sentivo già pronto, volevo soltanto che solleticasse le mie voglie in quel modo divino: e con la lingua iniziò a leccarmelo tutto, arrivando anche ai coglioni, giocando pure con quelli, mentre io impazzivo letteralmente e le dicevo “sìììììììììì Ambra, mi piace, dai, leccalo!! Voglio che me lo succhi tutto, fammi un soffocone di quelli che solo tu sai fare, dai, fammi venire, anzi no, prima voglio venirti in culo, e poi anche in bocca!!”

E così, lei mi svestì tutto, e poi, mi si mise lì davanti, mentre io cominciai a levarle gli abiti di dosso, e quando la snudai del tutto, la misi giù a pecorina: e poi, facendole divaricare le gambe, iniziai a leccargliela tutta, a giocare con il suo clitoride, perché volevo ancora assaporare quella sua figa, che mi aveva fatto ammattire l’altra volta. La sentivo eccitarsi, irrigidirsi per il piacere, e poi, anche gemere ed ansimare, perché si sentiva ormai pronta ad assaporare il mio cazzo duro.

Ma la sistemai a terra, e poi, le sollevai le gambe, facendo in modo che avessi di fronte a me lo spettacolo delle sue belle chiappe e della sua figa, sollevandola al punto giusto perché potessi trombarla bene: con il mio cazzo, le ho sfregato per bene la figa, facendola eccitare ancor di più, e poi, gliel’ho messo dentro tutto, scendendo di peso dentro di lei, facendola eccitare e godere, con qualche gridolino di piacere che si alzava di tanto in tanto mentre io stantuffavo il cazzo a pieno ritmo.

Mi piaceva incredibilmente trombarla così, e poi, di colpo, le dissi, “Ti prego Ambra, dammi il culo di nuovo, dai, fammi venire dentro il tuo culo” e lei disse “dai, sputami sull’ano, e infilalo piano piano, perché mi piace che mi fotti da dietro” e io non mi feci pregare, e lo spinsi subito dentro, godendo tantissimo, fottendola per bene, eccitandomi, ansimando, e dicendole che era la mia troia, con quel culo divino, e non potevo desiderare altro nella vita che fottere lei in quel modo.

Scopavo e mi eccitavo, finché a forza di spingere, le sborrai in culo, venendo di brutto: lei sorrise soddisfatta per la mia sborrata e disse “ti è piaciuto venirmi in culo, vero? Ma adessa inizia la seconda parte: mettimelo in figa, e scopami come la tua troia, perché poi voglio che mi vieni in bocca la seconda volta, perché adoro la tua sborra” e così ripresi a scoparla, con la stessa voglia di prima, sentendomi al settimo cielo dentro di lei, e immaginando a come le avrei imbrattato la bocca…

Marco è tornato di nuovo alla carica, godendo del piacere erotico con il culo di Ambra: e quanto l’ha fatto godere questa gnocca, che gli ha offerto l’opportunità per scrivere un racconto erotico esplosivo.

Ambra mi dà il culo di nuovo, di Marco di Pavia

Prima edizione: Maggio 2016, by Atlantia Media.

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