Un incontro perfetto

Ho fatto un incontro davvero perfetto nel parco: mi son scopato una figa

Tra le mie passeggiate abituali per restare in forma, nelle ultime settimane, ho cominciato a frequentare un parco perfetto per correre e non accumulare peso, una location davvero ideale per fare sport: e proprio l’altra sera, passando per questo posto, ho incrociato una tipa particolarmente affascinante, che stava facendo un paio di esercizi di stretching e che, nel farli, mi ha guardato sorridendomi e quindi poi salutandomi simpaticamente.

Mi son quindi fermato un attimo da lei, per presentarmi, e per chiederle se una tale bellezza si allenasse lì da tanto tempo senza che me ne accorgessi: mi rispose ridendo, dicendo che non era da moltissimo che frequentava il parco, e che comunque, prima di ora non mi aveva mai notato. Considerando che eravamo stanchi entrambi, le ho quindi proposto di sederci un attimo su una panchina e di riprendere fiato, chiedendole se volesse bere qualcosa.

Il nostro allenamento si interruppe quindi in quel momento, avviandoci verso un locale poco distante: e lì, parlando del più e del meno, ho pure saputo che lei abitava non molto distante da me, praticamente nella casa affianco alla mia, e che non avrei dovuto fare altro che qualche passo per poterla incontrare, e perché no anche invitare a cena, per riuscire a conquistare questa bella fighetta che mi faceva perdere la testa sin da quel momento.

Dopo aver finito di bere, ci siamo quindi avviati verso casa passeggiando senza fretta, perché ormai non ci restava altro da fare che andare a prepararci per cena: quando fummo sotto casa sua, mi disse che avrebbe voluto mangiare qualcosa insieme la stessa sera. Non me lo feci ripetere e le dissi subito che sarei andato da lei, perché mi sarebbe piaciuto condividere i piaceri della tavola insieme.

Francesca non voleva aspettare oltre

Mi guardò con un’aria ammiccante, divertita, e prima che potessi andarmene, mi sentii preso per un braccio al che, voltandomi di scatto, finii per baciarla subito sulle labbra, con lei che non si levò e, anzi, si lasciò trascinare in quel moto di passione: decisi che non sarei nemmeno andato a casa a fare una doccia, l’avrei fatta da lei, perché non potevo perdere tempo e volevo anzi assaporare il momento perfetto per godermi la sua compagnia.

La presi per mano e ce ne andammo su per le scale fino al suo appartamento, entrandoci subito e, quindi, preparandoci al meglio: buttammo in terra i vestiti già dalla parte, scherzando correndo in giro per casa, e una volta nudi ci avviammo verso il bagno. Francesca era ormai nuda e metteva ben in evidenza quel bel fisico, e io, con il cazzo che ormai era già bello duro e desideroso di attenzioni, le corsi dietro senza perdere nemmeno un secondo.

Andammo quindi sotto la doccia, e mentre ci preoccupavamo di lavarci vicendevolmente, infilai un dito nella sua fighetta pelosa, e iniziò ad eccitarsi – e non poco – contorcendosi, mentre desiderava finalmente di poter assaporare anche il mio bel cazzo, strusciandoci sopra le chiappe ben bagnate, che ormai mi masturbavano e mi eccitavano a non finire, considerando come da lì a poco, l’avrei fatto scivolare dentro di lei, perché no, da dietro.

Mi inginocchiai in doccia e, quindi, dopo aver iniziato a leccarla e a infilarle il mio pollice, la feci venire piuttosto velocemente sotto l’acqua, facendola eccitare ancor di più: Francesca, a quel punto, era pronta a prenderlo dentro senza tanti complimenti. Si piegò a novanta gradi e, io, dietro di lei iniziai a spingerlo dentro tutto, godendo ed assaporando al massimo il piacere di una bella trombata sotto l’acqua calda.

Spinsi sempre più forte, sentendola ansimare e gemere per il piacere, mentre lei domandava di darci dentro ancor di più, perché le piaceva sentirlo entrare tutto: la accontentai e, afferrandola per le cosce, iniziai a spingere ancor più velocemente e a fondo, godendo sempre più intensamente e, ormai, preparandomi da un momento all’altro a venire dentro di lei, perché volevo assolutamente sbrodarla dentro senza risparmiarle nemmeno una goccia.

Francesca era ormai al settimo cielo, e io poco lontano, quando arrivò il momento in cui mi abbandonai e le dissi ad alta voce che avrei sborrato: lei spinse indietro, in maniera più forte, il suo culo e mi fece finalmente toccare un orgasmo mai provato prima. Lo tirai fuori soltanto quando si era esaurita tutta la sborra, e assistetti allo spettacolo della sua fighetta che perdeva il mio seme come un rubinetto aperto appena un filo.

Quindi si rialzò, mi guardò con quella sua espressione tra il divertito e il godurioso, e quindi mi disse che era ora di mangiare qualcosa, considerando quanto ci eravamo dati da fare e tutte le calorie bruciate: le sorrisi e la seguii verso la cucina, dove si mise a preparare un bel piatto di amatriciana…

Le avventure di sesso di Andy sono davvero meravigliose: e dopo un incontro così emozionante, non poteva che inviarci un racconto erotico così pieno di emozioni.

Un incontro perfetto nel parco per veri amanti, di Andy di Roma.

Prima edizione: novembre 2015, by Atlantia Media.

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