Quest’anno sono cambiate tantissime cose: tra casa, lavoro ed amore, ho vissuto una vera e propria rivoluzione. Ero stanco della consuetudine e, così, ho dato un taglio a tutto ciò che era ormai diventato insopportabile. Così, ad inizio maggio la mia storia d’amore è finita: dopo qualche anno, ci siamo accorti che non eravamo proprio fatti l’uno per l’altra, e così, ognuno di noi due è andato per la sua strada, cominciando una vita nuova in tutti i sensi.
Al lavoro, mi ero annioato della routine e, avendo trovato un’altra occasione, mi son subito lanciato in questa nuova opportunità: e ad oggi, non posso lamentarmi di quello che son riuscito a raggiungere. Poi anche la vecchia casa era ormai diventata una sorta di prigione, per me: avevo bisogno di nuovi stimoli, nuovi spazi, in cui sentirmi veramente a mio agio, trovando tutto ciò che effettivamente potesse darmi il confort necessario.
Poi, è successo qualcosa di strano pure nella mia vita sentimentale: da un giorno all’altro, come un colpo di fulmine, un incontro di metà maggio con una ragazza mi ha fatto riscoprire il piacere di innamorarmi. Un bel pomeriggio di giovedì, infatti, è stata l’occasione perfetta per incrociare questa bella tipa – vicina di casa – che se ne stava uscendo di casa per andare a lavorare, prendendo la macchina come al solito.
I nostri sguardi si sono incrociati così per caso, ma tutto è cambiato in quel preciso istante: è come se si fosse aperta la porta di un nuovo mondo, sconosciuto, soprattutto quando il suo sorriso si è impossessato di me. Il saluto di Melissa, e quel suo modo così provocante di muoversi, mi hanno subito conquistato: appena si è voltata quel giorno, mi è sembrato di aver incontrato una donna che avrei dovuto conoscere a tutti i costi.
Mi feci avanti dicendole “Ciao, sono Manuel, quello sopra di te” e lei rispose “Ciao, piacere, sono Melissa” e le dissi “come stai?” e lei “bene…e tu?” e io “alla grande, da quando vivo qui…” e sorrisi, guardandola dentro quegli occhi così espressivi. “Vai a lavorare?” le chiesi, guardandola con un’espressione quasi celestiale, e lei rispose “sì, oggi mi tocca…poi domani stacco” e io “ah, bello, il venerdì libero!” e lei sorrise di ritorno.
Quindi le dissi “c’è qualcosa in te che mi spinge a desiderare di conoscerti meglio” e la sua espressione si fece divertita “ah sì?” e io “davvero, non scherzo, sei magnetica, Melissa!” e lei di rimando si mise a sorridere. A quel punto, voltandosi verso di me, mi ha detto “dai, allora domani ce ne andiamo al mare, che te ne pare?” e io “è sempre il posto giusto per trascorrere del tempo piacevolmente” e ci lasciammo così, sospesi fino nell’aria.
Mi avviai quasi a ritmo di danza, per la felicità, e perché Melissa aveva acceso in me qualcosa di strano. Lei si avviò con l’auto, guardando dal finestrino e salutandomi con un sorriso, per poi ridere proprio, di fronte alla mia espressione buffa. E risi anch’io, di gusto, pensando a come sarebbe stato bello vedersi il giorno dopo, per andarsene insieme al mare e dimenticarci della routine di tutti i giorni, qualcosa che finisce per ammazzarti.
Trascorsi il pomeriggio e la serata pensando a lei tutto il tempo, come un chiodo fisso. Pensavo già a quanto sarebbe stato bello divertirsi in spiaggia, a come avrei potuto conquistare questa splendida ragazza, perché la sentivo davvero fin troppo irresistibile. Poi venne la notte, e mi addormentai felicemente, preso com’ero dalle mie fantasie: e in poco tempo venne il mattino seguente, quando mi svegliai presto, tutto felice e pieno di vita.
Alle otto avevo già fatto colazione e mi ero preparato con il costume e un paio di cose, che avevo già sistemato nella mia auto, impeccabile per l’occasione. Melissa, quindi, verso le otto e mezzo venne a suonare alla mia porta: doveva evidentemente aver sentito i miei passi avanti e indietro per casa, svegliandosi pure lei.
La salutai felicissimo e la invitai ad entrare. Aveva già messo il costume, era pronta per il mare, e mi chiese se avessi fatto già la colazione. Le risposi di sì, che già avevo messo in macchina un po’ di cose, e lei sorrise dicendo “sei proprio allegro, eh, Manuel?” e io “un giorno senza sorriso, è davvero un’occasione persa per vivere positivamente…” e lei di nuovo “questa è una filosofia da abbracciare assolutamente, mi piace” e mi diede una pacca.
Le chiesi se avesse già mangiato qualcosa e lei mi rispose di sì, quindi, le chiesi se volesse già partire per il mare, andare con la mia cabrio e, lei, entusiasta mi disse di sì. Partimmo finalmente per il mare, e mentre viaggiavamo con il tetto aperto, parlavamo di noi e delle nostre vite, coinvolti in un percorso di conoscenza che sembrava esattamente come un viaggio verso il mare, cioè, la scoperta dell’infinito di fronte ad entrambi.
Rapiti dalla conversazione, nemmeno ci accorgemmo che, in poco tempo, eravamo già arrivati a destinazione. Andammo a sistemare l’auto nei pressi della pineta e, quindi, cominciammo a passeggiare verso la spiaggia, con le nostre cose. Ad un certo punto, senza proferire parola, le nostre mani si unirono e continuammo a passeggiare così, sotto i pini, entrambi felici di quello straordinario momento di condivisione della vita.
Ci fermammo un istante sotto un pino, e in quell’istante, tutto cambiò per sempre. Le nostre mani accarezzarono reciprocamente i nostri volti, eravamo ormai in preda alle più belle sensazioni, non potevamo fare a meno di lasciarci andare alla passione. Le nostre bocche si unirono in un bacio infinito, ci sentimmo rapiti dalla magia del momento e, senza dire alcuna parola, le nostre mani presero ad esplorare i nostri corpi vogliosi.
In pochi istanti ci spogliammo di ogni cosa, e nudi, ci sistemammo sull’asciugamano, percorrendo i nostri corpi con gesti, leccate e succhiate. Finimmo in un eccitante 69, con entrambi mugolanti e pieni di soddisfazione, mentre ci stimolavamo dolcemente e, nello stesso tempo, in modo trasgressivo, perché volevamo davvero godere sotto quel pino, liberare tutta la nostra voglia di vivere ed esplodere in un vero orgasmo.
Melissa si contorceva per il piacere, come del resto pure io mi agitavo – e non poco – e, quando la sentii bagnarsi tutta e venire, mi eccitai ancor di più. Quando si sfilò il mio cazzo di bocca per gemere, non potei fare a meno di sentire il suo piacere esplodere in un lungo gemito, momento in cui mi sentii completamente vivo, istante in cui capii tutta la bellezza di condividere la mia intimità con lei, così libera nell’esprimere il suo piacere.
Quindi mi disse “dai, Manuel, dammi il tuo bel cazzo, fammi sentire quanto è bello duro dentro la mia figa bagnata” e la proposta mi fece subito eccitare, e le dissi “dai, Melissa, dammela tutta, fammela sentire tutta bagnata e calda”. Lei si sistemò a pecorina, e poi, divaricando quanto bastava le gambe, con la mano destra mi prese il cazzo e se lo guidò dentro, facendomi subito sentire tutto il piacere del mio cazzo stretto nella sua figa.
Mi eccitai subito, gemendo, e spingendo piano avanti ed indietro, sentendo tutto il piacere di quel momento di eccitante godimento. Quindi il ritmo della nostra scopata divenne più intenso, mentre io la tiravo a me per le tette abbondanti, tenendole mentre la scopavo a dovere. Sentivo il mio cazzo dentro di lei, accolto da quella figa calda e bagnata, e nello stesso tempo, mi piaceva stringere le sue tette come due frutti maturi pieni di vita.
Poi le dissi che mi sarebbe piaciuto mi scopasse a smorzacandela, ma al contrario, perché vedere quel culo muoversi su di me sarebbe stato irresistibile. Si voltò e sistemò su di me, cominciando a saltellare sul mio bel cazzo, prendendolo tutto dentro e godendoselo per intero. Ansimava e gemeva, ogni tanto le scappava qualche gridolino, e singhiozzava per il piacere, presa in un vero e proprio turbinio di sensazioni travolgenti.
Melissa continuò a trombarmi in questo modo per quasi dieci minuti, in un’infinita estasi di piacere, in cui non volevo non finissero mai le sensazioni, perché mi sentivo letteralmente prigioniero del godimento e per nulla al mondo avrei voluto che quell’intensità venisse meno. Quando ormai stremato dal piacere e dalle sensazioni intense fui pronto a cedere, ebbi un lungo gemito di piacere ed un vero e proprio crescendo di godimento.
Mi fece venire dentro di lei, cavalcandomi con quella grinta e quella voglia di godere che non avevo mai visto in una ragazza. Poi si alzò e si voltò, appoggiandosi su di me, e la strinsi tutta sul mio petto. Restammo così per una decina di minuti, tra carezze e baci, presi dalla nostra passionalità. Era cominciata una nuova storia d’amore tra noi, e sapevo che sarebbe stata travolgente in ogni senso…
Una giornata hot al mare con lei, di Manuel di Bologna
Prima edizione: novembre 2019, by Atlantia Media.
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Super eccitante 👍🏻