Ho dato il mio uccello a quella troia vogliosa di Tatiana
Quando l’ho conosciuta all’ultimo anno di università, Tatiana mi è sembrata subito una tipa che non faceva fatica a fare conoscenza con le persone e, soprattutto, abbastanza ben disposta nel raccontare e dire cose di sé, soprattutto, dopo un esame di economia, per il quale aveva chiesto pure a me una mano per prepararsi, considerando che non si sentiva mai pronta e temeva di essere rimandata proprio sul più bello, a pochi esami dalla fine.
Le giornate di studio sono state piuttosto impegnative, tuttavia, ogni volta c’era spazio anche per trascorrere qualche momento di relax, ridendo e scherzando tra un ripasso e l’altro: poi, un pomeriggio, le cose presero una piega diversa dal solito, che mi spinse a considerare come questa tipa non fosse poi così tanto – e soltanto – ligia al dovere, quanto piuttosto pure dotata di una buona dose di capacità di trasgredire e di giocare.
Stavamo parlando di quelli che erano i piani per l’estate, e il discorso si è spostato sulle ferie, dopodiché lei stessa mi ha detto che non sapeva ancora che cosa fare, soprattutto, perché non aveva trovato ancora partner con i quali organizzare la partenza: e proprio in quel momento, le ho proposto di andare insieme, alla fine degli esami, per festeggiare il sicuro successo della nostra performance all’università.
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In auto era più eccitante che altrove
Così, dopo aver affrontato e superato bene l’esame, ci siamo decisi per partire verso la Croazia: però, prima di andare, abbiamo atteso un paio di giorni, per riuscire a preparare tutto in maniera tranquilla e senza stressarci troppo. Quella sera, prima di andare al bar, ci siamo fatti un giretto per la città in auto e, a un certo punto, ci siamo fermati a dare un’occhiata al panorama – e mi son accorto di come fosse sensuale questa splendida ragazza.
Tatiana era provocante a non finire, con quel culo ben fasciato nei pantaloni, e soprattutto, con quelle cosce così toniche e in forma: dopo averle detto quanto fosse figa, lei mi si è gettata addosso, dicendomi che voleva farlo in macchina, e che non voleva perdere tempo. Abbiamo preso a baciarci e toccarci focosamente, con una foga tipica di due amanti in cerca di godimento, e in pochi istanti siamo arrivati a masturbarci cazzo e figa.
Prima però che mi montasse sopra, le leccai a dovere quella splendida passerina, che era in perfetta forma e pronta a regalarmi delle sensazioni fantastiche: una volta reclinato il sedile, mi son sdraiato e lei si è adagiata sopra di me, iniziando a montarmi con una foga tipica di chi voleva godere, di chi cercava soltanto di raggiungere un orgasmo travolgente in quello spiazzo, dove non c’erano altre persone al di fuori di noi due in auto.
Mentre mi trombava, quasi infilandomi le unghie nei fianchi per quanto le piaceva essere penetrata in quel modo, Tatiana godeva e strillava in auto come una troia, eccitandomi – e non poco – mentre continuava a saltellare sul mio cazzo voglioso di attenzioni e della sua magnifica figa stretta, che pian piano si faceva sempre più umida, quasi fradicia a un certo punto, poco prima che venisse rumorosamente ululando per il piacere.
Da tanto gemeva, è riuscita a stordirmi: e mentre si calmava, presa com’era dall’agitazione, accorgendosi che non ero venuto, si è infilata in fretta il cazzo in bocca e, giocando a farlo sgusciare tra le labbra e la gola, come un’anguilla irrefrenabile, fino al punto in cui mi ha fatto venire direttamente sulla sua lingua infuocata, che si era presa cura del mio piacere con un’intensità che non mi era mai capitato di vivere mai in precedenza.
Attorno a noi, nel frattempo, la sera lasciava spazio lentamente alla notte, in uno sfumar di colori tenui e caldi…
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Quando ci si diverte in auto, è tutto più eccitante: e Sergio, con il suo racconto erotico amatoriale, offre uno spaccato emozionante sulla sua avventura di sesso.
Tatiana la troia focosa del ribaltabile, di Sergio di Brescia.
Prima edizione: settembre 2015, by Atlantia Media.
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Sul sedile ci si diverte meglio