La figlia del portinaio aveva una figa da sogno e un culo da urlo
Da tempo nel mio palazzo è arrivata una nuova famiglia che si occupa della portineria e la figlia ha destato subito il mio interesse, non solo perché é una bella ragazza, ma anche perché é dotata di un paio di gambe davvero lunghe e un lato B che farebbe impazzire qualunque uomo. Così una mattinata ho deciso di rivolgerle la parola, chiedendo a lei se fosse arrivato un pacco in portineria e che non vedendo suo padre pensavo che potesse occuparsene lei.
Elisabetta – il suo nome, ma avevo sentito diverse volte chiamarla Eli – mi rispose con un grande sorriso di sì che avrebbe controllato per me. Entrata dentro trovò il mio piccolo pacco di cavi per la chitarra e me li consegnò esclamando:
– Ma qualche volta mi fai sentire come suoni la chitarra?
– Certo, se vuoi anche dopo quando torno se sei libera.
-Facciamo così Gianmarco, io sono qui per le 12:00 e vengo a mangiare un boccone da te e poi mi fai sentire qualcosa. Che ne dici?
-Ci stò Elisabetta!
Così feci prima tutti i miei giri, tra posta e banca e poi, verso le 11:30 mi ritirai a casa per preparare qualcosa di veloce: non sono un grande cuoco, ma una pasta con il tonno penso che non si rifiuta mai. Poi con un bel bicchiere di vino bianco e dell’ottimo formaggio… Arrivate le 12:00 di lei ancora nessuna traccia, così inizia a pensare che in realtà non si sarebbe presentata e che mi aveva preso solo in giro. In realtà, però, non fu così! Alle 12:10 circa, infatti, arrivò alla mia porta con un pacco di paste.
-Ciao Elisabetta, benvenuta nella mia casa da musicista!
-Ciao Marco, grazie! Muoio dalla fame…cosa si mangia di buono?
-Pasta con il tonno…spero sia di tuo gradimento!
-Perfetto, spero ci sia anche del vino!
Così mentre aspettavamo che l’acqua della pasta raggiungesse il bollore ci siamo seduti sul divano e le ho mostrato alcune chitarre per intrattenerla. In realtà, però, non la vedevo così rapita dall’argomento, tant’è vero che più volte mi accorsi che avevo i suoi occhi puntati sul mio pacco. Quindi, ad un certo punto, le chiesi se le piacevano davvero le chitarre.
A quel punto, si alzò dal divano e dirigendosi verso la mia poltrona si sedette direttamente su di me, dicendomi che in realtà voleva conoscermi già da tempo e che questa era stata la scusa per entrare a casa mia e poter flirtare con me.
A quel punto mi mise una mano sui pantaloni e poi iniziò a sfregarla contro il mio cazzo. A quel punto avevo capito che voleva solo scopare e che aveva una figa calda, pronta a farsi sfondare dal mio cazzo.
La presi in braccio e la trascinai sul mio letto matrimoniale, dove la spogliai immediatamente, facendola rimanere in slip e reggiseno. Aveva delle poppe splendide ed il suo culo era proprio com l’avevo intravisto dai leggings che era solita portare. A quel punto mi sfilò i boxer ed iniziò a farmi un pompino eccezionale: subito me lo prese tutto in bocca ed iniziò ad ingoiarmelo in profondità, facendomelo diventare immediatamente grosso.
Solo a quel punto scostò leggermente i suoi slip e mi salì sul cazzo, inghiottendolo nella sua figa calda. Aveva una cavalcata pazzesca e sentivo le sue chiappe tra le mie mani; a quel punto iniziai a spingere più forte anche io e lei iniziò ad ansimare in maniera intensa, sempre di più forte, sino a quando non decise di cambiare posizione, mettendosi a pecorina.
A quel punto sarei ero contentissimo, avevo una vista sul suo culo e potevo fotterla come si deve, giocando bene con la presa sui suoi fianchi. Nella sua figa sentivo ogni singola nervatura che cingeva il mio cazzo e me lo faceva ancor di più indurire. A quel punto, quindi, non potevo far altro che spingere, spingere e cercare di toccare il punto più profondo perché volevo davvero sfondarla quella donna! Dopo alcune spinte ben date, quindi, tolsi il cazzo dalla sua figa e le sborrai tutto sul suo culo, imbiancandolo. A quel punto anche lei arrivò con me!
Elisabetta era davvero una porca ed ora sapevo che quando avevo voglia di una donna come si deve potevo contare su una scopata con lei.
La figlia del portinaio, Gianmarco di Messina.
Prima edizione: dicembre 2018, by Atlantia Media.
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