Due stronzette

Il mio cazzo per le stronzette

Michi e Laura erano proprio l’immagine perfetta di quelle che si definiscono le trombamiche DOC: nessun impegno serio di cuore, tempo libero da dedicare ad avventure senza particolare ritegno, e soprattutto, tanta voglia di cazzo da soddisfare, in una gara in cui cercavano sempre di avere la meglio tra di loro, conquistando i cazzi migliori dai quali farsi impalare, e sentirsi così ben trombate, per dare inizio sempre a nuove storielle da trombamiche di cui parlare con le altre.

Ma c’era una cosa che ogni tanto metteva in discussione la loro amicizia: quelle situazioni dove si ritrovavano entrambe interessate ad un uomo, e nessuna delle due voleva cedere, desiderando entrambe di essere trombate dallo stesso tipo. E quando questo sceglieva una delle due, scartando l’altra, iniziavano i veri e propri litigi, che potevano portarle ad ignorarsi reciprocamente anche per una settimana intera, per poi riprendere la routine con la solita riappacificazione.

Io mi domandavo come fosse possibile che, questi uomini contesi, non pensassero ad una soluzione così tanto banale: provare a trombarsele entrambe, magari pure insieme, facendosi una bella orgetta, di quelle da ricordare e raccontare per gli anni a venire, dove metterle tutt’e due a 90 e trombarle senza pietà, o ancora, dove costringerle entrambe a leccare lo stesso cazzo e, a turno, a dargli una bella succhiata, e poi, sborrare su entrambe, magari sulle loro rispettive facce.

Pure il mio cazzo da scopare

Così, quando toccò a me vederle un po’ innervosite l’una con l’altra, quando, per pura combinazione durante un pomeriggio le incontrai in centro città, mi resi subito conto di come avrei potuto risolvere immediatamente i loro problemi: in modo particolare, era Michi a non voler mollare nemmeno di un centimetro la presa, mi sembrava come se non potesse proprio rinunciare all’idea di farsi trombare, mentre Laura, un po’ più remissiva, se ne usciva di tanto in tanto con qualche exploit di resistenza.

Quando ormai erano pronte a tirarsi i capelli, dissi loro che avevo trovato la miglior soluzione per tutti: l’avremmo fatto a tre, una bella avventura tra di noi, che sarebbe rimasta soltanto una questione tutta nostra. Vidi Michi accendersi di entusiasmo, e guardandomi con quegli occhi vogliosi, pensare a come avrebbe potuto probabilmente dominare la scena, relegando Laura a un ruolo secondario: e quando lei disse di andare a casa sua, mi fece capire quali fossero le sue idee.

Appena entrati, e corsi sul divano per stabilire chi facesse cosa a chi, lei disse subito “il suo cazzo è mio, lo trombo io” e la sua amica “no, dai, non essere gelosa ed egoista: ce lo fottiamo a turno”, così, per convincerle ad essere meno arrabbiate, dissi loro: “dai ragazze, non vi arrabbiate, facciamo che a turno, una di voi mi spompina mentre la lecco all’altra, e poi, vi mettete tutt’e due a novanta, e vi trombo io da dietro, fottendovi un po’ per volta, per soddisfarvi entrambe.”

E così, dopo le iniziali resistenze, entrambe si calmarono e capirono che era l’unica soluzione per godere entrambe del cazzo senza linciarsi: la nostra bella trombata a tre iniziò nientemeno che con Michi inginocchiata di fronte a me a spompinarmi, mentre io mi dedicavo alla figa di Laura, leccandola e succhiandola come un oracolo, una fonte di vita e di piacere, sentendola eccitarsi e gemere per il godimento, mentre la sua amica, con il mio cazzo in bocca, si dedicava a veri soffoconi.

Quando Michi ne ebbe abbastanza di succhiarmi il cazzo, disse che ora voleva pure lei farsi leccare la figa, e si diede il cambio con Laura: così, mi accorsi di quanto questa fosse una troietta, nello spompinare, mentre Michi si eccitava a non finire per quei preliminari infiniti che rendevano la sua figa ancor più desiderabile ai miei occhi, per quanto si bagnava ed era stretta, e già mi immaginavo come potesse darmela per farmi una indimenticabile trombata con questa strafiga.

Avevo già il cazzo duro e, quando dissi che avevo voglia di fotterle, entrambe erano soddisfatte: avevano le fighe che esplodevano di voglia, e con le mie mani, sgrillettavo entrambe sui clitoridi, quindi, avvicinandomi a tutt’e due, usavo il mio cazzo a mo’ di frusta sulle loro chiappe, sfregandolo vicino agli ani, sentendole subito eccitarsi, mentre le mie mani non smettevano di masturbarle, finché a un certo punto, decisi che sarebbe stata la figa di Michi, la prima da scopare nell’ordine.

Quando glielo misi dentro, si lasciò andare subito “ahhh che bello, sono la prima, dai, sfondami la figa…ahhhh godoooo, mi piace, sono la tua troia, da, vienimi dentro, sfondami e riempimi, sono la tua puttana!” mentre Laura si eccitava per le sditalinate “ooh sì, mi piace, ma ora sfascia anche la mia figa, ne ho bisogno, voglio godere anch’io, daiii, non lasciarmi sola” al che io tirai fuori il mio cazzo dalla figa di Michi ed entrai in quella di Laura, che fece “ooohhhh sì, che bello, dai, sì, sì, sìììììììììì”

Mentre continuavo a trombarla, entrambe si eccitavano e gemevano, chi più meno e chi più forte, per poi lasciarsi andare in sospiri “ohhhh, sììììììììì, dai, che bello, lo voglio ancora, non essere egoista Lau, dai, fammi trombare” e lei “sì, va bene, dai ora sfonda un po’ anche la sua figa, lo vuole pure lei” e io lo tirai fuori e tornai dentro Michi, eccitandomi di nuovo, perché era troppo bello ritrovare quella figa fantasmagorica, mentre stupendomi, iniziarono a sbaciucchiarsi tra di loro.

E io dissi “brave, sì, è così che si fa: amatevi, siete amiche, non dovete essere cattive l’una con l’altra, vedrete che godrete sempre tutte” e mentre lo sbattevo in figa a Michi, mi accorsi che lei gemeva sempre di più, di più, finché alla fine venne rumorosamente “ohhhhhhhhhh sìììììììììììììììììììì, ohhhhhhhh veengoooooooo, ohhhhhhhhhhhh che belllooooooooo” e si lasciò andare, riprendendo il fiato dopo aver goduto per bene, sentendosi pronta a ritrovare un po’ di tregua.

Laura nel frattempo si eccitava non poco, con le dita in figa, quindi, tornai a fottere lei, con il mio cazzo voglioso: ero già bello fottuto, mi sentivo ormai quasi pronto a venire, e non sapevo se venire dentro di lei oppure in faccia ad entrambe, ma poi, continuai a trombarla, e anche lei iniziò ad eccitarsi senza ritegno, perché era ormai pronta a lasciarsi andare, e quindi, poco dopo la sentii gemere di gusto, ansimando e respirando sempre più forte, sciogliendosi in un bell’orgasmo.

Erano ormai venute entrambe, a me mancava poco, quindi dissi a loro di spompinarmi un po’: e loro tornarono quindi alla carica entrambe: Michi leccava le palle, e Lau succhiava vogliosa, perché voleva che venissi dentro di lei, avendo fatto godere per prima Michi. Io mi lasciai andare alle sue spompinate e, quindi, alla fine non potei fare altro che sborrarle in bocca, “goodoo, sì, vengooo, dai, godoooooo” e poi “ahhhhhhh sìììììììììììììììììì, che bello, che godimento unico, vaiiiiiii, ahhhhhhh”.

Le spruzzai tanta di quella sborra in bocca che le fuoriuscì dalle labbra vogliose e carnose, mentre Michi le si avvicinò, e leccò pure lei la sua parte di seme…

Frank è davvero grandioso: non se ne fa una di tipa, bensì due, e condivide per bene la sborra per farle godere entrambe, e scrivendo un racconto erotico davvero da antologia.

Due stronzette in cerca di soddisfazione, di Frank di Rovigo

Prima edizione: Maggio 2016, by Atlantia Media.

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