Aurora la maestra

Aurora si è fatta sfondare il culo

Dopo tanti anni, proprio la scorsa settimana ho incontrato una mia ex compagna del liceo, nel frattempo diventata maestra, che già allora mi stava simpatica e, devo dirlo, mi attizzava non poco: sarà il suo atteggiamento da fighetta, quel suo desiderio incontenibile di parlare e di esprimere, o anche il suo fisico non male, ma Aurora era davvero irresistibile, soprattutto perché aveva un fascino misterioso che si poteva trovare difficilmente.

Dopo esserci visti e aver bevuto un caffè, ci siamo dati quindi un appuntamento per venerdì sera, perché aveva voglia di andare a cena da qualche parte, lasciando da parte tutta la fatica di una settimana di lavoro: e in effetti, quando ci siamo dati appuntamento davanti a casa sua, era già bella allegra, perché non vedeva l’ora di trascorrere un paio di ore di relax in buona compagnia, dimenticandosi di tutto il resto.

La cena andò quindi alla grande, quindi, dopo un giro tra qualche locale, finimmo poi a casa mia: Aurora era già abbastanza brilla, e mi sembrava anche abbastanza ben disposta nei miei confronti, soprattutto quando mi infilò la lingua in bocca e iniziò a limonare con me, mentre le mie mani erano già sui suoi fianchi e scorrevano sempre più in giù, alla ricerca del suo meraviglioso culo, che non tardai a trovare a palpeggiare con desiderio.

E per il mio cazzo nel suo culo

Lei si stava già infoiando, e non poco, considerando come si muoveva in maniera agitata ed ansimava: quando poi iniziai a sbaciucchiarla sul collo, poi sulle tette, per poi arrivare pian piano al suo ombelico, mi feci quindi strada tra le mutandine e ebbi di fronte a me la sua fighetta e il culetto, troppo meravigliosi per non finire vittime delle mie attenzioni, tra succhiotti e slinguate qua e là, in un godimento che divenne davvero intenso.

Aurora voleva trombare con me, ma non lo voleva in figa: mi disse che aveva una passione incredibile per il sesso anale e, quindi, dopo aver iniziato a sfondarsi il culo con il dito pollice, mi chiese di sputare sul suo ano, e poi di nuovo di giocare con le mie dita ad allargarlo, per prepararlo all’incontro con il mio cazzo, che ormai era già abbastanza duro da poterla sfondare a dovere e finalmente concedermi una indimenticabile sborrata dentro.

La prepararai ancora un attimo, e poi, finalmente infilai dolcemente la mia cappella dentro: la feci scivolare lentamente, mentre il mio piacere cresceva sempre di più, e lei pareva non volersi fermare, e quindi poi il mio membro caldo e duro finì per entrare tutto fino in fondo, facendomi eccitare a più non posso per il piacere, mentre Aurora già gridava a cavallo tra il godimento e il dolore, soprattutto quando le misi la mia mano sinistra in figa.

La torturai per bene, mentre il mio cazzo stantuffava in culo, tentando di farle assaporare tutto il piacere di un sesso anale spinto: il ritmo iniziò a salire, il mio cazzo era sempre più stretto dentro, Aurora godeva e strillava, mentre io pian piano mi avviavo finalmente a sborrarle nel culo, cosa che ho fatto un paio di minuti dopo, sentendomi il cazzo pulsare per l’immenso piacere che mi dava il suo culo stretto e caldo attorno alla mia cappella.

Lo tirai fuori, la sborra pian piano iniziò a colare dal suo ano, e quindi mi girai verso Aurora: era esausta per essere stata sfondata così bene, e nello stesso tempo, anche per essere riuscita a venire con la mia masturbazione in figa. Quindi ci sdraiammo esausti sul divano, e continuammo a toccarci, sbaciucchiarci e a parlarci, mentre nel frattempo il tempo passava: mi fermai a dormire a casa sua, e ancora pensai a quanto era stato bello incularla…

Ad Aurora non deve mai mancare il cazzo: Emilio l’ha capito ed ora è l’uomo più felice del mondo, come ci dimostra il suo racconto erotico inedito.

Aurora la maestra che si fa sfondare il culo, di Emilio di Bordighera.

Prima edizione: dicembre 2015, by Atlantia Media.

© copyright MMXV by Atlantia Media. Tutti i diritti riservati

3 commenti

  1. Complimenti. con il tuo cazzo in culo da casa tua sieti finiti nientemeno chea casa sua.Ma cmq i casi della vita.un abbraccio.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.